Sinner: «Sorpreso e deluso dal ricorso Wada, convinto che risulterò innocente»
Le parole del numero 1 da Pechino: «Non è molto semplice, ma non posso controllare tutto. So che non ho fatto niente di male». Dell’appello dell’agenzia antidoping sapeva da un paio di giorni
LA NOTA UFFICIALE "Nulla da nascondere, continuerò a collaborare"
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PECHINO. Jannik Sinner si è detto "molto sorpreso e deluso" in merito al ricorso dell'agenzia mondiale antidoping (Wada) che ha fatto appello al Tas (Tribunale di arbitrato dello sport) sulla sua positività al Clostebol. "Non è molto semplice, ma non posso controllare tutto", ha aggiunto in conferenza stampa dopo la vittoria sofferta su Safiullin.
"Non è semplice, perché pensavo che fosse finito. Però ancora non lo è e non posso controllare tutto", ha aggiunto Sinner. "Cerco almeno di concentrarmi il più possibile sul tennis, più che posso. Non è molto semplice in questo momento", ha ammesso il numero uno del tennis mondiale. "Vediamo cosa viene fuori, abbiamo fatto tre audizioni e sono uscito che ero innocente. E questo è molto positivo. Certe cose non le puoi cambiare mai". Per questo motivo, "sono abbastanza fiducioso che sarà così anche questa volta, che risulterà che sono innocente. Credo che sia ovvio" dato che "nella mia testa so che non ho fatto niente di male, nulla di sbagliato. Però adesso vediamo quello che dirà il Tas che è l'ultima audizione".
Sulla tempistica del ricorso della Wada, Sinner ha affermato di averlo saputo "privatamente da qualche giorno, un paio di giorni. Sono sorpreso sì - ha ribadito - però sapevo anche che poteva succedere. Insomma, si sapeva, tutti lo sappiamo. Però, ripeto, c'è l'ultima udienza. Vediamo anche quando sarà perché ancora non si sa".