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Sinner risponde ad Alcaraz: «Non dobbiamo giocare per forza tutti i tornei»

Il campione spagnolo si era lamentato del calendario troppo fitto. Il numero 1 al mondo: «Felice di tornare in campo»



BOLZANO. «La stagione è lunga ma noi giocatori possiamo scegliere quali tornei giocare e quali no». In conferenza stampa alla vigilia del China Open, l'ATP 500 di Pechino, il campione in carica Jannik Sinner risponde a distanza a Carlos Alcaraz che aveva parlato di un calendario troppo lungo.

«Il calendario è denso, ci sono tanti tornei. Naturalmente abbiamo qualche evento mandatory - ha spiegato - Ma non dobbiamo giocare per forza. Se non vuoi giocare un torneo, non ti iscrivi. Per esempio l'anno scorso e quest'anno ho saltato alcuni tornei perché volevo allenarmi».

Il secondo titolo Slam e la soglia degli 11 mila punti superata in classifica, non hanno modificato di una virgola l'approccio alla vita da atleta professionista di Sinner, che a Pechino un anno fa ha cambiato marcia. Ha infatti sconfitto prima Carlos Alcaraz in semifinale, poi Daniil Medvedev per la prima volta in carriera in finale. Quel successo, come il successivo a Vienna sempre nella sfida per il titolo, hanno dato a Sinner l'ultimo fondamentale boost in termini di fiducia nell'affrontare i top player che l'ha portato quest'anno a vivere una stagione da record.

«Cerco sempre di migliorare. Non importa il risultato che ho ottenuto, provo sempre a capire me stesso e cosa fare per migliorare in campo e fuori - ha detto -. Ovviamente sono contento di tornare in campo in un torneo perché mi alleno per questo. Anche nelle sessioni di allenamento cerco di capire cosa funziona e cosa no, e abbiamo capito che ci sono aree in cui devo migliorare. Fa tutto parte del processo, e penso sia la parte più stimolante».













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