Simoni: «Settimana tricolore? Gara che istiga al doping»

Il due volte vincitore del Giro ha gelato la platea alla presentazione dei campionati italiani di ciclismo di Levico



LEVICO TERME. Sarà la gara dei professionisti prevista sabato 23 giugno su un tracciato di 254,7 km da Pergine a Borgo Valsugana (storica sede della Coppa d'oro) l'appuntamento di spicco della 13/a settimana Tricolore del ciclismo quest'anno sarà ospitata in Trentino dopo le edizioni in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Abruzzo e Sicilia.

In gara sono attesi complessivamente 1.200 atleti, è stato detto nella conferenza stampa che ha visto la presenza della dinastia dei Moser, da Francesco fino al campioncino Moreno, fresco vincitore a Laigueglia. "Correre il tricolore in casa - ha detto - è una bella opportunità, sarebbe un sogno, ma prima debbo capire bene com'è il percorso. Ci sono tante corse che teoricamente possono essere adatte a me, ma devo ancora scoprire davvero quel che valgo". Per lo zio Francesco "una volta la prova tricolore era equiparata ad una grande classica, ed è importante che i corridori tornino a considerarla come tale".

Ma la notizia più clamorosa è stata l'uscita di Gibo Simoni: «Sarò polemico. Questa corsa dei professionisti, così dura e lunga 250 chilometri, da fare a metà di giugno, è una istigazione al doping. Credo che la Federazione dovrebbe riflettere su questo».













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