Seeber: «Trento-Südtirol? Sarà un derby molto sentito»
Il direttore generale del Trento parla dell'attesissima sfida: «Mi è già capitato di venire al Druso con il Bassano ed il Vicenza. Siamo contenti di poter disputare una partita del genere che serve a migliorarsi»
BOLZANO. Werner Seeber il biondo Direttore Generale. La carriera dell’ex difensore di Cesena, Naz e Bolzano prima, e, successivamente, DS e Presidente del Südtirol, è stata sempre etichettata bonariamente, dall’esterno, con quel nomignolo di “biondo” che ha accompagnato la carriera di Werner Seeber. Nomignolo che, bisogna dirlo, era esibito come un tratto distintivo, quasi aristocratico, con il quale si guardava con referenza all’operato di un dirigente rampante, che ha puntellato la sua carriera assumendo incarichi dirigenziali in società di prestigio tra le quali Cittadella, Treviso, Bassano e Vicenza. Nomignolo che continua ad assistere il cammino di Seeber anche adesso che ha assunto la carica di Direttore Generale dell’Ac Trento. Scudetto che domenica il “biondo” esibirà sulla divisa societaria, nella tribuna dello stadio Druso.
“Il derby? Da calciatore ha una valenza diversa – commenta Seeber – Per me oggi non cambia nulla. Si è vero che andremo a giocare contro la squadra della società che ho vissuto in prima persona, prima da Ds e poi da Presidente. Ma questo non cambia le cose, perché mi è già capitato di venire al Druso con il Bassano ed il Vicenza, per cui posso dire che quel passaggio emozionale l’ho oramai superato, per cui vivrò questa nuova esperienza in modo molto sereno”.
Il derby ha sempre un sapore particolare, e quello di domenica vivrà di ulteriori contenuti, considerando le motivazioni di una società, quella aquilotta, tornata dopo diciotto anni a far parte di un campionato professionistico, e dove non vuole essere considerata come una “novizia”.
“L’inizio di questa avventura, per noi è stato molto positivo - continua Seeber – E’ chiaro che dopo una promozione devi affrontare sempre dei punti interrogativi… non sai bene dove posizionarti, di che pasta sono fatti gli avversari, come reagirà l'organico che, in buona parte, è stato riconfermato. Siamo partiti con qualche interrogativo e adesso, dopo due partite, c’è ancora qualcosa da definire, scenari che affronteremo strada facendo”.
Dopo due stagioni “sabbatiche”, il biondo Werner Seeber ha accetto la carica di Direttore Generale del Trento.
“Fondamentalmente ero uscito dal calcio professionistico, anche un pò per una mia scelta. L’idea di andare al Trento è sempre rimasta un po lì, perché avevo avuto modo di parlare con quei dirigenti già un paio d'anni fa. Discorsi che sono stati ripresi a Marzo ed Aprile e sono andati a buon fine. Vedo la società trentina come una realtà che può far bene e che crescerà molto. Una società dove posso dare il mio contributo, di questo sono convinto”.
Il Trento è tornato in serie C dopo una lunga partentesi tra i dilettanti. Adesso è tempo di programmare, compito che tocca al biondo Seeber.
“Il Trento è una società che vuole continuare a vivere tra i professionisti. E’ una società che è cambiata…ci sono nuovi soci è cambiato anche lo statuto stesso. La governance è composta da un CDA molto importante, rappresentato da Mauro giacca che è il presidente. Giacca è un trascinatore, un presidente che ci mette tanta passione e tempo, insieme a tutto il direttivo al quale, adesso, si aggiungerà anche uno sponsor nazionale come Conad. L’obiettivo è quello di consolidare la società, in modo tale che possa avere anche una prospettiva futura. E’ il lavoro da fare in questo momento. C'è ancora ancora molto in cantiere, lo sappiamo…ma siamo qui apposta per fare questo”.
Tornando al derby, è innegabile che anche nell’animo dell’algido biondo Seeber la sfida di domenica vivrà di palpitazioni particolari.
“Il Trento è stato calcisticamente sempre un rivale del Bolzano prima, ed adesso del Suedtirol. E’ chiaro che sarà un derby molto sentito, e noi siamo contenti di poter disputare una partita del genere perché dietro queste partite c'è tradizione, c'è un movimento calcistico importante. Disputare queste partite è una bella cosa per tutti, a prescindere dalla vanità o del credo calcistico. Queste partite servono a migliorarsi”.
Prima Ds biancorosso nell’anno della promozione in serie C2, e poi Presidente del Suedtirol negli anni travagliati del periodo post Goller. Qual è il giudizio del biondo Seeber sulla squadra e sulla società altoatesina?
“Dico che la società ha fatto passi da gigante. Si stanno muovendo bene ed ogni anno cercano di migliorare.
La scorsa stagione sono arrivati vicini alla promozione diretta…l’impostazione è quella che se c’è un punto debole cercano di migliorarlo. Il Suedtirol è una squadra molto molto competitiva e completa in tutti i ruoli”.
In termini di politica calcistica, la presenza del Trento tra i professionisti modificherà il centro di gravità dell’interesse delle giovani leve. Trento competitor, dunque, non solo sul campo da gioco ma anche fuori da questo.
“Il settore giovanile serve per rinforzare la prima squadra e far crescere il senso di appartenenza nella società. Il Suedtirol per anni ha fatto questo, anche se i giovani migliori sono stati destinati a società di fuori regione. Noi siamo all'inizio di questo percorso, quindi stiamo cercando di consolidarci cercando di inserire qualche giovane di talento in prima squadra. E’ chiaro che adesso qualche ragazzo del Trentino verrà a giocare nel settore giovanile del Trento e non più nel Suedtirol, visto che i campionati sono più o meno gli stessi. Un pronostico per domenica? Al momento vedo un Trento bello carico e sciolto, libero mentalmente. Sappiamo che andiamo a Bolzano con il pronostico, sulla carta, a sfavore. Ma questo può rappresentare un punto di forza, perché saranno loro a dover fare la partita. Vedremo…tutto può succedere!”.