Se il Trento sopravvivesse niente Trentino
Calcio. Morelli e Moser vogliono tenere in piedi la storica squadra del capoluogo. E Peghini adesso tentenna
TRENTO. «In questo momento vi sono il 70 per cento di probabilità che il Trento Calcio prenda parte all'Eccellenza. Con una rosa composta quasi interamente da giocatori locali, con un tecnico trentino al comando e con pochi, ma buoni, dirigenti. Se riusciremo nell'intento, la prima squadra si allenerà di sera e non più di pomeriggio».
Alfredo Morelli da qualche mese è l'amministratore delegato della società di via Sanseverino e in questi giorni sta lavorando, assieme al presidente Giorgio Moser, per garantire un futuro al sodalizio gialloblù. «Tra domani (oggi, ndr) e mercoledì mattina – prosegue Morelli – avrò la risposta definitiva da parte di alcune persone che sto cercando di coinvolgere in quest'avventura. Se arriveranno dei “sì” allora il Trento Calcio parteciperà a al prossimo torneo d'Eccellenza con l'obiettivo di mantenere la categoria e valorizzare i giocatori locali, in caso contrario vedremo il da farsi. L'idea è quella di ripartire dall'Eccellenza e di ridare, almeno a livello societario, credibilità al Trento».
Morelli e Moser al comando del sodalizio aquilotto e Belfanti, che possiede una parte importante di quote ed è cugino di Morelli, che fine farà? «Sto aspettando una sua risposta – spiega l'imprenditore mantovano – ma, eventualmente, Piervittorio darà il suo apporto economico senza più operare direttamente in società. Bizzozzero, invece, chiarisco anche questo aspetto, non è interessato ad operare in Eccellenza e, dunque, quasi sicuramente non farà parte del Trento Calcio nella prossima stagione. Se qualcuno si avvicinerà, saremo ben felici di coinvolgerlo, ma al momento i vertici sono il sottoscritto e Giorgio Moser».
E, allora, ecco le indiscrezioni: per la panchina è già spuntato il nome di Beppe Orsini («un allenatore che conosce l'ambiente, la categoria e, personalmente, mi piace molto» spiega Moser), il cui ruolo non sarebbe solamente quello di tecnico ma dovrebbe dedicarsi anche alla costruzione della squadra. Ultima chiosa: il settore giovanile, che va totalmente ricostruito, da chi ripartirà? «Una cosa per volta – conclude Morelli –: l'intenzione è quella di evitare i “gigantismi” e l'idea sarebbe quella di allestire una squadra per categoria, dai Primi calci alla Juniores. In questo momento, però, stiamo pensando alla prima squadra: se non iscriviamo quella al torneo d'Eccellenza tutto crollerà come un castello di carte».
Dal destino del Trento Calcio dipende in maniera diretta anche quello del Trentino Calcio. Le istituzioni hanno fatto capire chiaramente a Peghini che un eventuale dualismo “Trento – Trentino” sarebbe di difficilissima gestione, per questioni pratiche (si pensi, ad esempio, all'utilizzo dello stadio “Briamasco”), ma anche ambientali. I tifosi del Trento hanno già espresso il proprio pensiero riguardo l'approdo nel capoluogo dell'ex Fersina Perginese e dunque quale sarebbe l'unica soluzione per il sodalizio di Pergine Valsugana? Semplice: che il Trento non s'iscrivesse all'Eccellenza e sparisse definitivamente.
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