Sandro Pertile sceglie il nuovo direttore agonistico del fondo
Il consigliere avrebbe potuto proporre il fratello Ivo, ma Roda vuole un civile: non è escluso che lo faccia lui stesso
TRENTO. Nonostante il pellegrinaggio di ieri in Vaticano – in bicicletta dalla sua Sappada a Roma, assieme ad un gruppo di amici – il destino di Silvio Fauner è segnato. Da tempo. Il confermato presidente della Federazione italiana sport invernali, Flavio Roda, attende dal neo-eletto consigliere Sandro Pertile – individuato quale responsabile della macroarea di sci nordico e biathlon – l’indicazione del nome del nuovo direttore agonistico del fondo. È questione di giorni, se non di ore, perché il consiglio federale del 13 maggio prossimo dovre “partorire” il quadro tecnico complessivo della Fisi che verrà.
Pertile – coadiuvato dai colleghi Gabriella Paruzzi e Marco Mapelli – sta lavorando in piena autonomia, ma qualche indicazione da Roda l’ha avuta. Pur di sbrogliare una matassa terribilmente ingarbugliata attorno a invidie, gelosie e rivalità – anche tra gruppi sportivi militari – il presidente avrebbe consigliato al fiemmese di orientarsi su un nome “fuori dal mazzo”, un manager che poco o nulla abbia a che fare con lo sci nordico. In ogni caso, Roda preferirebbe un civile. Requisito, questo, che escluderebbe a priori un’ipotesi suggestiva ma non priva di controindicazioni: quella, cioè, che Sandro Pertile indichi quale successore di Fauner il fratello Ivo, direttore tecnico di salto e combinata che più di qualcuno – e da anni – considera all’altezza di reggere anche le sorti del fondo. Ma così non sarà, salvo ripensamenti del presidente. Un’altra ipotesi che sta circolando è quella che Sandro Pertile assuma in prima persona l’incarico di direttore agonistico dell’intera macroarea del nordico, rinunciando al ruolo di consigliere (gli subentrerebbe il primo dei non eletti, Carli).
Per la giornata odierna è stato convocato a Milano uno dei “grandi elettori” di Roda, il presidente del Comitato Fisi Trentino Angelo Dalpez, a conferma della delicatezza del momento e dell’urgenza della scelta, necessaria per rimettere in moto le squadre azzurre in vista della stagione che culiminerà nei Mondiali di Falun 2015 (nella macchina organizzativa dei quali trova posto, peraltro, lo stesso Sandro Pertile). Importanti – se non cruciali – sotto questo profilo saranno ovviamente anche le scelte che verranno operate a livello di tecnici delle due squadre maschile e femminile, reduci da un anno che chiamare “zero” è puro eufemismo. Anche a questo livello qualche nome è circolato: il più gettonato è quello dell’ex allenatore della squadra maschile Giuseppe Chenetti – rimosso dopo Torino 2006 e approdato subito dopo alla combinata nordica, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti – che potrebbe tornare al suo posto oppure assumere il ruolo di coordinatore di tutti gli allenatori azzurri del fondo.
@mauridigiangiac
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