«Roel è un autentico fuoriclasse della mtb» 

Longa: «Orgoglioso del mio capitano». Maria Cristina Nisi: «Temevo la discesa, ma l’ho gestita bene»



ALA. Nessuno come Roel Paulissen alla Passo Buole Xtreme: «Per rimanere ad alti livelli bisogna allenarsi costantemente, questi saranno i miei ultimi tre mesi ufficiali di gare. Oggi sulla salita mi sono sentito più forte di Mattia, ho avuto un unico problema dopo il Gpm dove mi si è sgonfiata la gomma, ma sono riuscito a resistere senza doverla riparare». A Mattia Longa l’onore delle armi: «Non ho mai voluto mettere i bastoni tra le ruote a Roel. Stamattina ci abbiamo riflettuto su e abbiamo deciso che avrei fatto la salita con il mio passo più forte che potevo, con Roel subito dietro. Dopo il rifornimento a tre quarti di salita mi ha passato, arrivando in cima con dieci-quindici secondi prima di me. Roel è un fuoriclasse e si vede in qualsiasi momento, sono orgoglioso sia il mio capitano».

Diego Cargnelutti si è dimostrato valoroso al traguardo: «Gara bella dura, salita impegnativa per quasi un’ora, affrontata con il mio ritmo perché quello degli uomini della Cannondale era troppo elevato per le mie capacità. Son salito regolare scollinando ancora bene, forte in discesa ma non abbastanza, evitando di strafare e chiudendo terzo. Percorso bello e tecnico».

Maria Cristina Nisi ha fatto il buono e il cattivo tempo: «Ero un po’ ansiosa per la discesa perché ultimamente ho avuto brutte esperienze. L’ho gestita bene andando forte in salita, complimenti all’organizzazione che lascia senza fiato e senza parole, secondo anno alla Passo Buole Xtreme e seconda vittoria». Brava anche Lorena Zocca: «Risultato ottimo, oggi il mio obiettivo era il podio. Sono riuscita a giungere seconda dietro un’avversaria di assoluto rispetto come Maria Cristina Nisi. Conosco bene la salita di Passo Buole e sono riuscita a scollinare seconda. Meglio di così non poteva andare anche in vista del proseguo nel circuito». Nisi quest’anno se la dovrà vedere probabilmente con l’altra veronese Chiara Burato, per il titolo assoluto: «Sfortunatissima perché questa era la mia gara, mi piace tantissimo. Ho scollinato molto bene, ma in discesa ho tagliato di netto il copertone facendo tutta la discesa sul cerchio, e per questo me ne diranno tante. Grazie all’assistenza di Gianni e Valerio sono riuscita a rimontare in sella, andrà meglio alla prossima, spero nella 100 Km dei Forti».













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