Rivoluzione in Vallagarina Questo è lo sport per tutti

Finanziata l’attività di giovani appartenenti a famiglie numerose e in difficoltà economica. L’iniziativa presentata alla serata del Panathlon Club Trento


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Il Panathlon Club di Trento ha compiuto a pieno la sua mission, nei giorni scorsi, ospitando nella sua serata conviviale del mese di settembre l'assessore allo Sport del Comune di Rovereto, Franco Frisinghelli, che è anche presidente dell'Agenzia per la promozione dello sport della Vallagarina, nata una decina di anni fa da un'idea di Andro Ferrari - panathleta e responsabile dell'educazione fisica e sportiva per la Provincia Autonoma di Trento - recepita dall'allora assessore comunale Christian Sala e sviluppata con la collaborazione del presidente dello stesso Panathlon, Elio Grigoletto.

Al centro della discussione che è seguita alla cena, all'Hotel Aquila di Trento, è stata appunto una preziosissima iniziativa dell'Agenzia, intitolata "Lo sport per tutti", ancora più importante in una fase così delicata dal punto di vista economico.

«Alla prima iniziativa, "Scuola sport", avevano aderito tutti i Comuni della Vallagarina – ha spiegato Frisinghelli – ma l'Agenzia era un po' nascosta. Innanzitutto, ci serviva una sede, un luogo attraverso il quale rendere visibile l'attività dell’Agenzia. Di questa necessità sono riuscito a convincere il sindaco di Rovereto ed ora abbiamo una sede di 450 metri quadrati e due dipendenti a tempo pieno. Quindi, abbiamo anche implementato lo statuto dell'Agenzia: non solo Scuola sport, ma anche eventi e progetti sportivi. Un progetto particolarmente importante è "Lo sport per tutti". A Rovereto – ha proseguito il presidente – abbiamo 91 associazioni sportive. Tante di queste ci dicono che i loro tesserati non hanno più un euro per fare sport. Tante famiglie non possono più sostenere l'attività dei loro figli, i ragazzi fanno altro, finiscono per strada. E noi sappiamo che i primi tagli al bilancio comunale, in un periodo così difficile, riguardano proprio sport e cultura. Il 2013, da questo punto di vista, sarà difficilissimo. Quindi abbiamo deciso di chiedere ad ogni Comune socio dell'Agenzia 0,30 euro per abitante proprio allo scopo di finanziare l'attività sportiva dei giovani provenienti da famiglie in difficoltà economica o da famiglie numerose, individuate attraverso il modulo Icef. All'iniziativa hanno aderito il 70% dei Comuni, ma dalle famiglie è arrivata una richiesta importante. Per questo, abbiamo chiesto un aiuto anche ai privati ed alcune aziende hanno aderito».

Il risultato conseguito dall'Agenzia è particolarmente importante, e qui torniamo alla mission del Panathlon. Alle famiglie in una condizione economica insufficiente ai bisogni è stato garantito un reddito di garanzia con l'abbattimento del 100% del costo d'iscrizione alla società sportiva o dell'ingresso all'impianto sportivo comunale (con un contributo massimo di 250 euro); a quelle numerose - almeno 3 figli - e in una condizione economica inferiore ad un certo parametro (è quello riferito al contributo energetico) un abbattimento del 50% del costo d'iscrizione alla società sportiva o dell'ingresso all'impianto sportivo comunale (sempre con un contributo massimo di 250 euro). L'agenzia è riuscita a soddisfare il 90% delle domande, purtroppo molte sono state presentate in ritardo.

Alla presentazione dell'iniziativa da parte del presidente Frisinghelli è seguita una vivace discussione. Alla serata era infatti presente anche l'assessore allo Sport del Comune di Trento, Paolo Castelli, che si è detto d'accordo con il progetto dell'Agenzia per la promozione dello sport della Vallagarina, ma ha sottolineato di essere contrario ad una contestuale riduzione dei contributi comunali alle società sportive. «Questa è politica sociale», ha affermato l'assessore.

Entusiastico il giudizio sull'iniziativa del responsabile dell'educazione fisica e sportiva della Provincia Autonoma di Trento, Andro Ferrari. «Questo è un progetto sociale innovativo – ha detto – attraverso il quale possiamo eliminare il classismo e promuovere davvero lo sport per tutti: i ragazzi potranno fare atletica, giocare a calcio, andare a nuotare, questa è vera promozione dello sport».

Detto che dalla platea dei panathleti è arrivata l'unica obiezione legata all'insostituibile dimensione competitiva dello sport («per emergere ci vuole comunque il sacrificio, le società devono sostenere in ogni caso gli atleti più meritevoli»), la chiosa finale ce la mettiamo noi: non sarebbe, quella espletata in questa occasione più che meritevolmente dall'Agenzia per la promozione dello sport della Vallagarina, la principale funzione dell'assessorato provinciale allo Sport? Un assessorato provinciale svuotato delle sue funzioni (e dei relativi denari) a beneficio della promozione turistica, con il risultato di sostenere realtà che di trentino hanno ben poco.

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