Riecco Settaurense e Garibaldina, Aquila all’esordio assoluto
Per gli storesi i complimenti di “Ciccio” Maraner, la squadra trentina ha in panchina Ezio Nones, un piccolo Ferguson
TRENTO. Bentornate Settaurense e Garibaldina, benvenuta Aquila Trento. Giornata “bestiale” in Prima Categoria, nemmeno si fossero messe tutte d’accordo: le tre capolista festeggiano il passaggio in Promozione con 180’ d'anticipo rispetto al termine della stagione regolare. Festa grande, anzi grandissima a Storo, San Michele all’Adige e in via Ghiaie a Trento, perché il passaggio nel massimo campionato a carattere provinciale conta. Eccome se conta.
Al tecnico della Settaurense Nicola Giovanelli ieri mattina sono arrivati anche i complimenti di Christian Maraner, vice allenatore del Chievo Verona. «Con Christian – racconta Giovanelli – ho condiviso due stagioni ai tempi della serie D con la maglia della Settaurense. Lui è rimasto molto legato alla società e, infatti, il suo messaggio mi ha commosso. Domenica, lo ammetto, non ho immediatamente realizzato ma, con il passare delle ore, sto assaporando tutta la gioia per il traguardo raggiunto. Un paio d’anni fa eravamo in Seconda Categoria, adesso ci ritroviamo in Promozione: la squadra è stata costruita con fatica e con tante scommesse. Beh, lavorando sodo e con un pizzico di fortuna, adesso posso dire che le abbiamo vinte tutte. Cosa farà Giovanelli l’anno prossimo? Sarà ancora qui: ho parlato con il presidente Pellizzari e proseguirò nell'avventura».
Con i gol di Xeka (28!) e Moser (15) la Garibaldina ha ritrovato la Promozione dopo una grande “remuntada” ai danni del Marco. E l’anno prossimo sarà derbyssimo contro la Rotaliana. «A fine andata eravamo a -3 – spiega il direttore sportivo Sandro Carpi - e ora ci ritroviamo a +7. Dopo un girone di ritorno di altissimo profilo. Io ero sicuro che questa squadra ce l’avrebbe fatta e l’esperienza maturata lo scorso anno, visto che il nostro gruppo è composto per la maggior parte da ragazzi giovani, è servita eccome. Il resto l’ha fatto mister Marignoli, bravo, preparato e anche fine psicologo. Se resterà? Spero proprio di sì: per quanto ci riguarda è confermato. Sta dimostrando di essere un perfetto “garibaldino” anche lui».
In via Ghiaie a Trento la festa dell’Aquila Trento è durata sino alle prime luci del mattino. Con il secondo portiere Loris Stenico nel ruolo di deejay e “capocoro”, la società del capoluogo ha celebrato, come merita, un traguardo storico. «La gioia è immensa – confida il patron Claudio Facchinelli, anima del sodalizio trentino assieme al fratello Giorgio - perché la promozione è arrivata dopo un intero campionato al vertice ed è il giusto premio per un gruppo che non esito a definire straordinario. Il nostro girone di ritorno è stato praticamente perfetto e non si dica che è stato semplice perché la concorrenza era numerosa e agguerrita. E adesso? Beh, ripartiremo sicuramente da mister Ezio Nones (il “Ferguson di via Ghiaie”, visto che da un decennio siede sulla panchina dell'Aquila, ndr) e dal gruppo storico. Effettueremo sicuramente alcuni innesti e l’obiettivo sarà quello di disputare un torneo di metà classifica. Aggiungo: l'Aquila non aveva come obiettivo quello della promozione. Ecco, la tranquillità e una compattezza invidiabile sono stati gli ingredienti che ci hanno permesso di conquistare il passaggio di categoria».
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