Ravinense, un compleanno da capolista
Oggi al via i festeggiamenti, per la squadra del presidente Stanchina e dell’allenatore Muollo è un momento magico
TRENTO. Tanti auguri Ravinense! Cosa c’è di meglio che festeggiare i 50 anni di fondazione da capolista del torneo di Promozione? La risposta è semplice: niente. Così è il massimo. Il 19 settembre 1965 l’Unione Sportiva Ravinense disputava la prima partita ufficiale della propria storia. Cinquant’anni dopo la squadra biancazzurra si ritrova in vetta al massimo torneo provinciale assieme a Benacense e Nago Torbole e oggi inizieranno i festeggiamenti per celebrare il prestigioso traguardo raggiunto da uno dei sodalizi storici della città.
«Siamo al settimo cielo – confida il presidente Nicola Stanchina – perché questo è un momento magico per la Ravinense, ma non è frutto del caso. La squadra è la più giovane del torneo (l’età media è inferiorei ai 21 anni, ndr), gioca un ottimo calcio e tutti si sono messi a disposizione di mister Muollo. I presupposti perché la stagione sia ricca di soddisfazioni ci sono: domenica arriva l’Anaune e vedremo di che pasta siamo fatti».
Cinquant’anni di storia e quindici di presidenza Stanchina. E, ironia della sorte, la prima squadra non è mai stata così in alto.
«Ci ritroviamo al posto giusto nel momento giusto. All’inizio della stagione ho detto ai giocatori e allo staff tecnico che, essendo l’anno del cinquantenario, bisogna a tutti i costi centrare la salvezza. Beh, sino ad ora le cose sono andate anche meglio. Se siamo qui il merito è anche di chi ha preceduto Muollo alla guida della prima squadra, ovvero Luciano Gabrielli, che è riuscito a centrare due salvezze incredibili. Adesso non mi faccio nessuna illusione, per carità, certo è che se la testa rimarrà ben salda sul collo e il gruppo continuerà a seguire in questo modo l’allenatore non so come andrà a finire. La mia presidenza? Ho 44o anni e sono in carica dal primo luglio 2001: la Ravinense, per me come per tanti altri, è una seconda famiglia».
Stasera inizieranno i festeggiamenti.
«Esatto: nel pomeriggio Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti giocheranno contro i pari età dell’Aldeno, poi toccherà alle Vecchie Glorie scendere in campo per una serie di “partitine” in famiglia. Nessuna amichevole o torneo, semplicemente quattro corse dietro ad un pallone con protagonisti i giocatori che, in passato, hanno vinto almeno un campionato con la prima squadra. Successivamente inaugureremo i nuovi spogliatoi e poi ci sarà un rinfresco per tutti».
Tanti auguri, allora.
«Permettetemi un’ultima considerazione. Noi faremo festa al campo, ma anche lassù ci sarà qualcuno che gioirà con noi. Penso a Mario Bottura (a cui è intitolato il campo di Ravina, ndr), storico dirigente della società, e a Toni Fiorato, che nel 2008 se n’è andato da capitano della Ravinense».
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