Pressano, un altro bronzo alle finali nazionali U17
Pallamano. La squadra di Alain Fadanelli perde la semifinale con il Casalgrande solo ai rigori Ma poi si riscatta nella finale per il terzo posto vincendo il derby regionale con il Merano
Cassano magnago (varese). Nel bene e nel male, è stata una pazza agrodolce giornata di pallamano giovanile. La Pallamano Pressano CR Lavis ha infatti conquistato il terzo posto alle finali nazionali Under 17, portando a casa il secondo bronzo in meno di una settimana dopo quello Under 19 ed altri 3 premi individuali che consacrano il vivaio trentino fra i migliori italiani.
Sconfitta in semifinale
Il grande sabato di pallamano si è aperto con la semifinale scudetto in mattinata. Gara tosta, spettacolare, tiratissima e combattuta fra Pressano e Casalgrande. Dopo un primo tempo chiuso in perfetta parità sul 9-9, i gialloneri hanno pareggiato allo scadere e poi stati sconfitti ai rigori. In finale va il Casalgrande, tanta amarezza per la squadra di Fadanelli che però si è ben presto ristabilita in vista della finale 3° posto con il Merano.
Derby per il bronzo
Il derby regionale è appassionante ed a partire meglio sono i gialloneri, 4-1. Merano non ci sta e, grazie a Nathan Gai (12 reti), allunga fin sul 17-12, prima che Pressano accorci sul 17-14 allo scadere del primo tempo. Nella ripresa rimonta epocale, break giallonero di 2-7 e squadra di Fadanelli che torna avanti anche di 2 reti. Sul 31-31 dopo una lunga serie di botta e risposta un sontuoso Walcher, trascinatore con 11 reti, conquista un tiro franco a tempo scaduto e con un numero incredibile insacca. Nicola Fadanelli è miglior centrale italiano Under 17 bissando lo stesso premio in Under 19, Jonas Walcher è miglior terzino sinistro e Gabriele Sontacchi è miglior pivot: riconoscimento clamoroso per i ragazzi (anche in nazionale) e la società.
Le parole di Fadanelli
Mister Alain Fadanelli a fine manifestazione si dice soddisfatto per il percorso dei suoi ragazzi: «Non avevamo l’organico al cento percento e questo terzo posto ci soddisfa, anche se la sconfitta in semifinale brucia».