Piazzi: "Apriamo al Veneto la nostra Eccellenza"
Il direttore sportivo dell'Fc Alto Adige sposa la proposta del Trentino
TRENTO. «Se si vuole crescere bisogna essere disposti a farlo. Bisogna avere l'ambizione di uscire fuori dal proprio orticello senza nascondersi dietro a questioni di bilancio o a problemi burocratici. L'idea di aprirsi, almeno alle regioni vicine, è assolutamente da appoggiare. Noi, tra l'altro, lo stiamo già facendo». E' il direttore sportivo dell'Fc Alto Adige Luca Piazzi a parlare inserendosi, così, nel dibattito aperto dal Trentino sul come far crescere il movimento calcistico trentino che ad oggi ha come massime rappresentanti il Dro, il Mori e il Mezzocorona le tre squadre di Serie D che occupano gli ultimi quattro posti in classifica del girone C. Sui social il nostro quotidiano ha proposto di cominciare rendendo più difficile il salto di categoria aprendo la nostra Eccellenza ad alcune provincie venete. In questa maniera le nostre squadre potrebbero crescere e, in caso di promozione, sarebbero certamente più strutturate e pronte per affrontare la Serie D. La proposta, però, non ha riscosso l’appoggio del presidente della Figc trentina Ettore Pellizzari che dalle nostre pagine ha spiegato come l’Eccellenza rappresenti già la nostra Serie A e come la Serie D sia una sorta di Champions League, bella, appassionante, ma non da vincere ad ogni costo. Non c’è quindi un reale interesse a crescere ulteriormente e, ha aggiunto Pellizzari, «penso che nessuna delle nostre squadre vorrebbe unirsi con il Veneto o la Lombardia, perché ci ritroveremmo con formazioni troppo forti e vincere l’Eccellenza alle nostre dà una soddisfazione enorme».
Eppure qualcuno questo passo lo ha già fatto: è l'Fc Alto Adige che ha iscritto una sua squadra di Giovanissimi al campionato Elite Veneto. «Lo abbiamo fatto – spiega il direttore sportivo Luca Piazzi – proprio per far crescere i nostri ragazzi. Loro sono una formazione dell’annata 2001. Visto che il campionato Giovanissimi nazionale lo facciamo giocare a quelli del 2000, abbiamo preferito non iscrivere i più piccoli al solito campionato provinciale ma portarli in Veneto a farsi le ossa con l’Elite della zona. E quindi con Padova, Verona, Altovicentino. Addirittura si trovano a giocare con i ragazzini del 2000 quindi per loro è davvero una grande esperienza. Siamo molto contenti per il processo di crescita che stanno facendo e quando il prossimo anno saliranno di categoria e faranno i Giovanissimi nazionali saranno sicuramente più strutturati». Dunque aprirsi funziona. Può stimolare crescita e migliorare la qualità di un ambiente. «E’ sicuramente così - conclude Piazzi - e se si aprisse l’Eccellenza a realtà confinanti sarebbe certamente una buona cosa. Poi sicuramente qualcuno perderà la sua leadership nel rispettivo orticello ma se si vuole far crescere il sistema questa può essere la via».