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Petrucci: "Da Trento danno di immagine al basket italiano"

Il presidente della Fip attacca la Dolomiti Energia, Sassari e Reggio Emilia per aver firmato gli accordi con l'Eurolega


Sergio Zanella


TRENTO. Continua senza tregua la guerra intestina al mondo del basket, con la Federazione Internazionale della pallacanestro che non lesina le minacce per far vacillare la posizione di quelle squadre che hanno già sottoscritto dei contratti con EuroLeague Basketball, l’ente organizzatore di EuroLega ed EuroCup conosciuto anche con l’acronimo Uleb. Il 19 aprile scade infatti il termine ultimo dato dalla Fiba alle federazioni nazionali per decidere cosa fare con le squadre ribelli, con la penalizzazione se non addirittura l’estromissione dai campionati nazionali che è l’unica via perseguibile per evitare di vedere il prossimo campionato europeo senza le squadre nazionali di Italia, Spagna, Turchia, Grecia e via dicendo.

Se però in Spagna la Acb ha deciso di fare muro contro muro con la Fiba, in Italia la situazione è al limite del surreale. Il presidente della Fip Gianni Petrucci non le ha certo mandate a dire alle tre ribelli, con il massimo esponente della pallacanestro italiana che, secondo quanto riferito dalla Gazzetta, avrebbe dichiarato: «Dinamo Sassari, Pallacanestro Reggiana e Aquila Basket Trento si devono rendere conto del danno di immagine che stanno recando al basket italiano con questa mossa. Confido che siano intelligenti».

Le società non hanno fatto però mancare la loro risposta, con il Gm reggiano Dalla Salda che, sulla scia di quanto già riferitoci in passato dal suo collega trentino Trainotti, ha risposto: «Quando abbiamo firmato per l’Eurocup nessuno ha detto che non potevamo, quindi non vedo perché dovremmo rinunciare. Lo abbiamo fatto in buona fede e ci prendiamo le nostre responsabilità. Noi siamo intenzionati a rispettare questo accordo».

Nel frattempo, per discutere proprio di questa questione, ieri sera si è tenuto a Roma l’ennesimo incontro con i massimi vertici di Legabasket, con il neopresidente Bianche e i tre rappresentanti dei club Costa, Feira e Crovetti che avrebbero ascoltato la dura presa di posizione di Petrucci. A giorni si saprà quale sarà il futuro per le tre squadre ribelli, che, pur essendo supportate dal colosso Uleb, temono che il terremoto nei loro confronti sia solo all’inizio.













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