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Per Trento e Albiano è già vietato fallire

Daniele Conci: "Vogliamo vincere tutte le partite". Moreno Peruzzi: "Speriamo finisca come nel 2006..."


di Daniele Loss


TRENTO. Porfido Albiano – Trento una partita “normale”? No, nemmeno per sogno. Per tanti motivi. Primo: i padroni di casa stanno attraversando un “momentaccio” (un punto in due partite in campionato e giovedì sono stati sconfitti in Coppa Italia dalla Virtus Trento), mentre il Trento è reduce dall’inopinato 0-0 di mercoledì contro la Juniores dell'Anaune. Secondo: tra campo e panchina ci saranno tanti ex su entrambi i fronti. Terzo: in val di Cembra hanno ancora ben impressa nella mente quella di domenica di nove anni (esattamente il 19 novembre 2006) quando l’Albiano, guidato proprio da Stefano Manfioletti, superò per 3 a 1 il Trento nel primo storico derby di serie D tra le due formazioni. I padroni di casa passarono a condurre con Dellasega, poi Ferrari firmò il bis e Sessolo riaprì il match ma, in pieno recupero, Scelta (arrivato pochi giorni prima dalla Sicilia) chiuse i conti. E, a fine partita, il centrocampista argentino Escalante, meteora in via Sanseverino, rivolse pure un gestaccio alla tifoseria gialloblù, che non gliele mandò a dire.

L’anno scorso, più o meno, il copione si ripetè: l’Albiano vinse per 1 a 0 grazie all'eurogol di Formolo e diede una notevole spallata alle ambizioni del club aquilotto. Stavolta sarà un’altra storia? Se lo augurano Giacca, Brunialti e Manfioletti che, dopo la magrissima figura di mercoledì, attendono una reazione veemente da parte della squadra, mentre ad Albiano sperano che finisca esattamente come nel 2014.

Gli ex, appunto, non mancano: in casa Trento ecco “Manfio” e il centravanti Daniele Conci, che in maglia rossonera ha segnato tantissimo e vinto pure un campionato, tra i cembrani Morenzo Peruzzi e Andrea D’Andretta hanno vestito il gialloblù, ma solo nel settore giovanile.

«A dire la verità – racconta Peruzzi – io ho una presenza in prima squadra, esattamente in Coppa Italia contro il Brescello ai tempi della C2. Arrivai in prova dal Levico Terme e, dopo il ritiro, venni aggregato al gruppo di Bortoletto: il sabato giocavo con la “Berretti” e la domenica facevo panchina».

Attenzione: il 19 novembre 2006 Peruzzi c'era eccome. Anche se godette del successo dalla panchina. «Eh infatti – se la ride il difensore centrale rossonero – quella volta il “Manfio” mi lasciò fuori. Peccato, anche se la soddisfazione di battere il Trento davanti alla tribuna piena fu comunque enorme. Speriamo di riuscirci anche domani: se saremo determinati come in Coppa Italia contro il Lavis tutto è possibile. Diversamente siamo una squadra che può perdere contro chiunque».

L’osservato speciale sarà senza dubbio Daniele Conci che, per la prima volta in carriera, torna ad Albiano da avversario. «Dovrò stare attento quando arriverò al campo – scherza il centravanti gialloblù – e non sbagliare spogliatoio. Battute a parte sarà una partita difficile perché quella di Pistolato è un’ottima squadra, che in casa dà sempre il meglio. Se sento la partita? Sicuramente sarà un match particolare, anche se al momento di entrare in campo metterò da parte l’emozione e penserò solamente a vincere».

Il Trento ha solamente un risultato a disposizione perché, dopo quanto accaduto mercoledì. «Il nostro obiettivo – conclude Conci – è quello di vincere tutte le partite. Una alla volta e senza pensare che sarà semplice, perché nel calcio di facile non vi è nulla».

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