Per l’UniTrento la “mission” alla fine rimane “impossible” 

Secco ko. La squadra trentina non è riuscita a mettere in difficoltà la capolista Porto Viro, che sul parquet di Sambapolis ha mostrato appieno tutte le proprie qualità imponendosi per 3 a 0 con parziali ampi  confermandosi così candidata numero uno per il salto di categoria


Daniele Loss


Trento. La mission impossible non riesce all’UniTrento. I tre indizi che facevano la prova c’erano già prima del match: Porto Viro era primo in classifica nella passata stagione al momento della sospensione dei tornei, è primo anche in quella corrente e in estate il sodalizio veneto ha confermato in toto, anzi potenziato, l’organico dello scorso anno.

Troppo forte la pretendente numero uno al salto di categoria per l’UniTrento Volley che, dopo due settimane di stop forzato, non può nulla al cospetto della “corazzata” rodigina, decisamente più in palla e “in ritmo” rispetto al team guidato da Francesco Conci.

Il coach trentino deve rinunciare al centrale Acuti, risultato positivo al Covid-19 e in quarantena da martedì scorso, ma recupera l’opposto Magalini, gettato immediatamente nella mischia (e risulterà il migliore tra le fila di casa con 16 punti a referto e un lusinghiero 50% in attacco) in diagonale con il regista Pizzini, mentre in banda tocca a Pol e Bonatesta con Coser e Simoni al centro e Lambrini nel ruolo di libero. Dall’altra parte della rete l’esperienza la fa da padrone: in cabina di regia c’è l’argentino Kindgard con Cuda opposto, Vinti (che sarà l’Mvp del match) e Lazzeretto sono i due schiacciatori, Bardi e Sperandio agiscono al centro e il 39enne altoatesino Lamprecht è il libero.

Trento inizia senza timore (2 a 0 con attacco di Coser ed errore di Lazzarotto), ma Porto Viro riordina subito le idee con Lazzarotto che aggiusta la mira. I padroni di casa tengono botta (altro attacco e muro di Coser sulla pipe) ma, sul 7 a 6 in favore dei veneti, si spegne la luce in casa UniTrento. Risultato? La squadra di Zambonin piazza un terrificante parziale di 6 a 0 con cinque errori trentini e il muro di Sperandio. Trento ha un sussulto e accorcia le distanze (ace di Pizzini, attacco e muro di Pol), ma Porto Viro tiene sempre a distanza Magalini e compagni che, nel finale, non tengono botta al trio di palla alta avversario, che firma gli ultimi sette punti ospiti.

Dopo il cambio di campo Simoni, con due muri vincenti, prova a suonare la carica per i suoi (4 a 3) ma, come già accaduto in precedenza, Porto Viro impiega poco a ribaltare la situazione (super Vinti) e a riprendere di nuovo saldamente in mano le redini del gioco portandosi a più tre (11 a 8), con gli universitari che sbagliano decisamente troppo, sia dai nove metri che dal campo. Conci chiama time out e Trento torna sotto (10 a 11: bene Simoni), ma ci pensano allora Cuda e Lazzaretto a riallargare il margine (12 a 15 e 13 a 18). Anche in questo caso il finale di set è assolutamente controllato da parte degli ospiti che sbagliano pochissimo e chiudono al primo tentativo, infilando un ulteriore break di 4 a 0 a conclusione di una prova che rasenta la perfezione.

L’allenatore trentino prova a sparigliare le carte nel terzo venticinque gettando nella mischia anche Conci e scegliendo così la carta del doppio pposto. Nelle prime battute l’UniTrento sembra reggere l’impatto (6 a 7) ma, a suon di mini break, Porto Viro prende un buon margine, volando a più cinque (7 a 12) e dimostrandosi letale in fase di ricostruita. Trento non vuole mollare la presa, lotta con le unghie e con i denti ma il solo Magalini non può portare sulle spalle il peso dell’attacco. Entra anche Depalma in cabina di regia, ma l’inerzia dell’incontro non cambia con Porto Viro che vuole assolutamente chiudere la contesa in tre set: i due centrali murano che è un piacere, da posto 4 Vinti è immarcabile e, nel finale di frazione. gli ospiti non fanno alcun regalo. E, quando Trento si avvicina (si fa per dire, a meno quattro: 18 a 25), ecco che arriva un errore al servizio di Coser e due punti, muro e attacco, di Lazzarotto che completano il tabellino.

Il ritorno in campo è privo di soddisfazioni per l’UniTrento, che adesso avrà una settimana di tempo per preparare la sfida salvezza di sabato prossimo quando a Sanbapolis, nella seconda gara interna consecutiva, arriverà il Gamma Chimica Brugherio.













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