Penasa piace alla Liquigas Super Facchini conteso

Ciclismo. Impazza il mercato e i nostri corridori dilettanti ne sono protagonisti Per Ignazio Moser il salto sarà con la Bmc DevelopTeam, vivaio dei big


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Procuratori scatenati (eh sì, non ce li hanno mica solo i calciatori) per cercare di portare al professionismo la meglio gioventù del pedale di casa nostra. Siamo (in altre parole) al ciclomercato, al redde rationem di una stagione che ha visto l’esplosione di un talento non più giovanissimo, Patrick Facchini, il grande ritorno di un corridore appiedato per due anni come Luca Benedettie e la conferma di ragazzi che meritano il palcoscenico maggiore, come Ignazio Moser e Pierre Penasa.

Vediamo. Patrick Facchini può vantare un ruolino di marcia impreziosito da sette vittorie e tutte di peso. E’uno scalatore ma ha, unico neo, già 24 anni: «Ho perso tempo per il grave infortunio di due anni fa. Ma mi sono rifatto alla grande. Sarei bugiardo se dicessi che non voglio passare. Ho affidato il compito di trattare ad un procuratore e ci sono un paio di possibilità. A settembre tiro il fiato e credo proprio, incrociamo le dita, che si potrà sapere qualche cosa di preciso» osserva il grimpeur che ha tanta voglia di recuperare il tempo perduto. Per lui ci potrebbe essere una professional come l’Androni di Gianni Savio (innamorato degli scalatori) o una bella Continental in grado di fargli fare esperienza.

Archiviate le disavventure legate a questioni di doping Luca Benedetti si è ripresentato con un ruolino di marcia da fare impallidire i più: quattro vittorie e altrettanti secondi posti. La squalifica che lo ha appiedato gli impedirebbe di essere tesserato tra i pro ma la clausola non vale per le squadre estere e così la spagnola Saxo Bank avrebbe messo gli occhi sul grintoso corridore. La seconda ipotesi è che resti sino al giro Bio con l’atttuale casacca della Bedogni.

Manca solo una vittoria stagionale invece al meranese Pierre Penasa che ha più volte messo d’accordo pubblico e crtica in una serie di arrivi in salita ad alto tasso di classe. Corre con la corazzata Zalf e sarebbe stato messo sotto speciale osservazione dalla Liquigas di Moreno Moser: «Se vi dicessi che sono sicuro di passare non sarei sincero. Anche i nomi delle squadre che girano non li ho certo fatti io. Certo certi treni passano una volta sola ed io ho già tre stagioni da dilettante alle spalle. La notizia buona, e che mi dà morale, è che il ct della Nazionale dilettanti Marino Amadori mi ha convocato per il Tour dell’Avvenire, grandissima vetrina dove spero di fare bene: si corre a partire da questo fine settimana e si faranno salite del calibro del Galibier, con altre che hanno fatto la storia del Tour de France. Starò via una settimana, mi auguro di avere notizie al mio ritorno» conclude Pierre.

Del tutto svelato è invece il destino prossimo venturo di un predestinato del nostro cliciclismo,a partire dal nome, visto che si tratta di Ignazio Moser: una stagione che non è partita alla grandissima con la Trevigiani ma che si è poi incanalata nel giusto alveo con una vittoria e tutti piazzamenti sempre nei primi dieci. Ignazio passerà pro il prossimo anno con la Bmc Devolep Team, ovvero la squadra “cantera” dei big, di Evans, Gilbert, Phinney e via pedalando. Una squadra continental per consentire ai giovani di farsi le ossa. Ignazio scalpita. Gi altri pure.

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