Paternoster, un bronzo da record
Europei di ciclismo su pista. In Olanda subito sul podio la 20enne di Revò: assieme ad Alzini, Balsamo e Guazzini ha battuto la Francia nella finale 3° posto dell’inseguimento a squadre, stabilendo anche il nuovo primato italiano. Argento per gli azzurri, oggi Letizia nell’omnium
Apeldoorn (olanda). Letizia Paternoster e il quartetto azzurro femminile sono di bronzo – con tanto di record italiano - ai campionati europei di ciclismo su pista di Apeldoorn, in Olanda, dove è arrivata la sesta medaglia stagionale per la ventenne di Revò. Dopo le tre d’oro conquistate in luglio a Gent agli Europei Under 23, quella (sempre d’oro) vinta il 9 agosto agli Europei su strada Under 23 di Alkmaar e quella d’argento arrivata nell’omnium ai Mondiali Élite di Pruszkow a inizio anno, la Paternoster ha centrato un altro risultato di prestigio e ha arricchito con un nuovo “metallo” la sua già impressionante bacheca. Ad appena vent’anni, guardando alle sole vittorie nelle massime competizioni internazionali, Letizia può vantare ad oggi cinque titoli iridati su pista (conquistati tutti da Junior) e ben tredici titoli continentali, dodici su pista e uno su strada, arrivati nelle categorie Junior, Under 23 e anche Élite (oro nel 2018 nell’inseguimento a squadre).
E siamo solo all’inizio
Non è il palmares di una campionessa a fine carriera, ma quello di una ventenne che guarda con realistiche ambizioni alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Un obiettivo che passa anche dagli Europei di Apeldoorn, primo importante appuntamento in ottica qualificazione alla rassegna a cinque cerchi.
L’Europeo olandese ha subito regalato una medaglia a Letizia, che, assieme alle altre giovani Elisa Balsamo (classe 1998), Martina Alzini (classe 1997) e Vittoria Guazzini (nata nel dicembre 2000), si è imposta nella finale per il bronzo dell’inseguimento a squadre, vinta con il nuovo record italiano: le azzurre hanno coperto i 4 chilometri di gara in 4’17”610, abbassando di oltre due decimi il precedente primato nazionale (4’17”833) e precedendo nettamente la Francia di Marion Borras, Clara Copponi, Coralie Demay e Marie Le Net (4’22”118).
Titolo alla Gran Bretagna
Un risultato di assoluto spessore per le giovani italiane, che nelle qualificazioni avevano fatto segnare la terza prestazione (4’18”571), ad appena 4 millesimi dal secondo posto della Germania, che ha poi superato in semifinale Paternoster e compagne, comunque autrici di un’altra ottima prova (4’17”887 il tempo di gara contro le tedesche). Il titolo è andato alla Gran Bretagna, che ha fatto segnare l’incredibile tempo di 4’13”828 e ha battuto la Germania (4’16”789) nella sfida per l’oro.
Oggi la Paternoster tornerà in pista per l’omnium, la specialità olimpica che prevede la disputa di quattro prove (scratch, tempo race, eliminazione e corsa a punti), con classifica finale combinata. Nell’omnium, a inizio anno, Letizia ha conquistato una sfavillante medaglia d’argento ai Mondiali Élite di Pruszkow, alle spalle della 37enne campionessa olandese Kirsten Wild, a precedere il trionfo continentale tra le Under 23 a Gent. Ora un nuovo importante esame per la ventenne di Revò, che dovrà vedersela in primis con la favorita d’obbligo, l’iridata Wild, per quello che si presenta come un appassionante scontro generazionale.
Quartetto maschile d’argento
Dopo l’oro conquistato da Elia Viviani mercoledì sera nell’eliminazione, ieri è arrivata un’altra medaglia per la squadra maschile agli Europei di Apeldoorn. A conquistarla sono stati Filippo Ganna, Michele Scartezzini (schierato al posto di Consonni, settimo nello scratch), Francesco Lamon e Davide Plebani, che nella finale per il primo e secondo posto si sono dovuti inchinare ai danesi Lasse Norman Hansen, Julius Johansen, Frederik Madsen e Rasmus Pedersen, primi in 3’48”430. Gli azzurri hanno chiuso a oltre 5”, mollando la presa negli ultimi 500 metri.
Sempre ieri, medaglia di legno per Maria Giulia Confalonieri, quarta nell’eliminazione. L.F.
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