Paralimpiadi nel segno di Bertagnolli e Casal 

Giochi chiusi con Giacomo portabandiera azzurro. Pancalli: «Pensiero speciale ai ragazzi dell’hockey»  



PYEONGCHANG. Cala il sipario sulla XII Paralimpiade invernale. Gli Usa hanno battuto il Canada nella finale del para ice hockey. Per gli Stati Uniti, primo posto anche nel medagliere complessivo con 13 ori, 15 argenti e 8 bronzi per un totale di 36 medaglie.

L’Italia ha chiuso la sua spedizione sudcoreana al 12esimo posto con 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo. Mattatori sono stati i fiemmesi Giacomo Bertagnolli e la sua guida Fabrizio Casal nella categoria Visually Impaired dello sci alpino, saliti quattro volte sul podio, trionfando in gigante e slalom, cogliendo un argento in superG e un bronzo in discesa. Non a caso è caduta proprio sullo sciatore trentino la scelta quale portabandiera nella cerimonia di chiusura, ovviamente accompagnato dall’amico-guida.

«Ero molto emozionato quando il presidente Pancalli me l’ha detto in anteprima - racconta Giacomo –. Ho solo paura di attorcigliarla, ma Fabrizio mi ha detto che al massimo mi aiuta lui: di sicuro l’annoda ancora di più», ha scherzato Bertagnolli pochi istanti prima di sfilare nello stadio olimpico di PyeongChang. La quinta medaglia, invece, ha portato la firma di Manuel Pozzerle, argento nello snowboard cross. Entrano nel club paralimpico anche Jacopo Luchini (due volte quarto nello snowboard tra cross e slalom) e la Nazionale azzurra di para ice hockey, sconfitta sabato nella finale per il bronzo dalla Corea del Sud.

«Il mio ringraziamento va agli atleti che ci hanno regalato queste meravigliose cinque medaglie – ha dichiarato il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, nel messaggio rivolto ai protagonisti tra neve e ghiaccio dei Giochi sudcoreani –. E poi un pensiero speciale ai ragazzi dell’hockey per un quarto posto che è come una medaglia d’oro per la tenacia espressa sul ghiaccio». Poi, il numero del Cip, ha aggiunto: «È stata una Paralimpiade straordinaria grazie a quello che è stato fatto dalla Fisip, dalla Fisg, dalla preparazione paralimpica del nostro Comitato. Sono cinque medaglie importanti che non solo cancellano la debacle di Sochi, ma sottolineano anche la positività di un percorso intrapreso sul quale lavoro – ha concluso Pancalli – Dobbiamo continuare, affinchè a Pechino si abbia un imbarazzo nella scelta degli atleti per formare una delegazione».















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