«Olimpiadi? Nessuno ha requisiti così solidi»
Roda (Fisi) scommette su Milano-Cortina: «Il fascino di una città europea e le montagne più belle»
MILANO. «Sono tornati, sono determinati, sono carichi e vogliono vincere, per essere i numeri uno»: con questo slogan la Fisi lancia ufficialmente la nuova stagione agonistica . Nel cuore della città meneghina le luci dei riflettori sono però tutte puntate sulla candidatura olimpica di Milano – Cortina 2026. Il progetto a due punte è ormai cosa fatta, grazie anche al supporto del Trentino. La nuova mappa prospettata al Foro Italico dal vertice Coni – presidenti di regione, infatti, prevede la possibilità dello spostamento dello sci di fondo in Val di Fiemme per organizzare le gare nello stesso suggestivo scenario del salto e della combinata nordica, senza dimenticare il supporto di Baselga di Pinè per il pattinaggio di velocità.
«Le Olimpiadi devono per forza essere assegnate all’Italia – afferma deciso il presidente della federazione Fulvio Roda – Non penso ci sia un’altra nazione che possa avere requisiti così solidi».
L’ottimismo del vertice dello sci italiano è rinvigorito dalle ultime linee guida impartite dal comitato olimpico: «Dopo aver esplorato località particolari si vuole ritornare nei luoghi dove si parla veramente di sport – continua Roda – Il Cio punterà su regioni che abbiano già infrastrutture rodate, in modo che le eventuali nuove opere possano essere utilizzate anche una volta finita la manifestazione a cinque cerchi. Entro gennaio dobbiamo compilare il dossier definitivo e dopo qualche mese arriverà il responso».
I problemi maggior riguardano i collegamenti: il capoluogo lombardo sarebbe capofila e centro del progetto, nonostante distanze chilometriche importanti dalle varie sedi di gara: «Milano e le Dolomiti, c’è nulla di più accattivante? Possiamo unire il fascino di un città europea con alcune delle montagne più belle del mondo, siamo sicuri di poter ottenere questa grande opportunità».
Olimpiadi ma non solo, il triennio che si appresta ad incominciare sarà fortemente caratterizzato dai colori dell’iride. Si inizia con i Mondiali Junior in Val di Fassa per passare poi alla massima rassegna planetaria di biathlon ad Anterselva fino a chiudere con la competizione iridiata di sci alpino a Cortina nel 2021. Nell’idea degli stati maggiori degli sport invernali italiani tutto ciò dovrà essere l’antipasto per il grande evento del 2026: «Cortina è un paese fantastico, ha già dimostrato di essere ampiamente all’altezza nell’organizzazione di gare di Coppa del mondo – afferma in chiusura l’ex sciatore Kristian Ghedina – siamo pronti anche per i cinque cerchi». (s.p.)
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