Olimpiadi Milano-Cortina, Salvini rilancia il “piano B” e allontana il pattinaggio da Piné: «Bene se Torino è della partita»
Il ministro delle infrastrutture dopo la cabina di regia riunita a Milano: «Mi tranquillizza la disponibilità di un altro territorio». Materie prime su di oltre il 30%
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MILANO. "Stiamo ragionando con tutti su tutto e penso che alla prossima riunione del 27 febbraio si avrà l'aggiornamento del piano delle opere compiute. La società ci sta lavorando e lo faremo in accordo con le regioni, con il Mef, le province e i comuni. Entro un mese vogliamo il quadro definito e definitivo dei costi". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini al termine della riunione a Milano della cabina di regia sulle Olimpiadi del 2026 alla quale si era presentato annunciando “Porterò sul tavolo un piano B” che di fatto allontana le gare di pattinaggio dall’altopiano di Piné.
"Se posso dare un mio parere personale, sapere che c'è la disponibilità di un altro territorio ad essere della partita mi tranquillizza e l'eventualità di un'olimpiade dell'intero arco alpino possa essere un'opportunità", ha aggiunto Salvini commentando la disponibilità della regione Piemonte ad ospitare alcune gare dei giochi invernali, in particolare il pattinaggio di velocità su ghiaccio che era previsto a Piné in Trentino. E sul possibile ingresso di Torino nella Fondazione Milano-Cortina, aggiunge: "Ne parlo con Lombardia e Veneto, oltre che con la Fondazione, ma ho incontrato la settimana scorsa il presidente della Regione Piemonte Cirio e il sindaco di Torino Lo Russo: loro sono a disposizione". In generale "conto che la maggioranza delle opere che c'è nel dossier finisca entro i termini - aggiunge il ministro - ma abbiamo trovato alcune strutture connesse alle Olimpiadi per le quali i tempi di scadenza da contratto firmato con la ditta erano successivi al 2026: stiamo chiedendo alle imprese di anticipare, non di un mese, ma di un anno e mezzo la consegna dei lavori", conclude Salvini.
Per quanto riguarda le opere per le Olimpiadi, "c'è un aumento di costo delle materie prime ingente superiore al 30%", ha detto ancora il ministro. "L'obiettivo è che la stragrande maggioranza delle opere arrivi a compimento perché le Olimpiadi una volta finite dovranno lasciare infrastrutture moderne e nuove al territorio".