Olimpiadi 2026: trampolino grande verso il futuro

Predazzo. Bye bye Large Hill! Insomma ciao ciao trampolino grande, ieri a Predazzo, già dismesso prima dell’ultimo grande evento di stagione. Un addio dato alla struttura soprattutto da Dino...



Predazzo. Bye bye Large Hill! Insomma ciao ciao trampolino grande, ieri a Predazzo, già dismesso prima dell’ultimo grande evento di stagione. Un addio dato alla struttura soprattutto da Dino Degaudenz, venue manager, per dirla all’inglese, uno che il trampolino K120 o HS135 lo sente un po’ come un figlio. Il progetto iniziale dello stadio di Predazzo è di Giuseppe Bernardi, al quale è dedicato proprio il K120, mentre l’intera struttura, di proprietà e gestione del Comune di Predazzo, è intitolata a Giuseppe Dal Ben.

Dunque dopo 30 anni un addio… che sa di arrivederci. Degaudenz del trampolino HS135 conosce ogni millimetro: «È stato realizzato nel 1989, ha ospitato tre Campionati del Mondo, uno Junior, una Universiade e oltre 120 gare tra CdM e vari eventi, solo del comitato Fiemme Ski World Cup, cui se ne aggiungono oltre un centinaio dell’Us Dolomitica. Per me è stata un’esperienza molto forte, ma ora ci sono le Olimpiadi in arrivo. Il trampolino grande è arrivato al suo capolinea, le strutture portanti sono in sofferenza, bisogna rifarlo riaggiornato alle normative vigenti e soprattutto con attrezzature e macchinari adeguati ai tempi». Un saluto col magone, Degaudenz? «No, tutte le esperienze che si fanno nella vita sono importanti, questa è stata una in più. Io venivo dallo sci alpino, però sono entrato nella logica del salto con gli sci, quello che è decollare a 100 km all’ora e saltare nel vuoto con equilibri molto impegnativi». E in futuro? «Il K120 va rifatto, secondo me, mantenendo la concezione di quello che c’è, senza nuove misure o castelli in aria. Non bisogna esagerare in situazioni poi poco gestibili. Va realizzato guardando anche quello che è stato fatto in giro recentemente, vedi Innsbruck o Garmisch. Occorre fare una struttura facile da preparare per le gare. Non dimentichiamoci che il centro del salto di Predazzo, ora arricchito anche dell’HS66, è un grande mezzo di promozione della Val di Fiemme e di Predazzo e porta indotto importante in estate e in inverno».













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