Non basta una grande Itas: è Perugia campione del mondo per club
Gialloblu sconfitti 3-1. In Brasile svanisce all’ultimo il sogno di riportare a Trento il sesto titolo iridato
TRENTO. Il sogno di riportare a Trento, per la sesta volta, il titolo iridato per Club della pallavolo maschile si interrompe a pochi metri dal traguardo per la Trentino Itas. La Finale del Mondiale per Club 2022, giocata ieri sera (11 dicembre) in Brasile al Ginasio Poliesportivo Divino Braga di Betim, ha infatti sorriso alla Sir Safety Susa Perugia, capace di piegare la grande resistenza gialloblù per 3-1 al termine di una partita molto combattuta, emozionante ed incerta.
La comprensibile amarezza per aver solo sfiorato un traguardo di straordinaria portata non toglie però nulla al grande valore della medaglia d’argento che la squadra di Lorenzetti si è messa al collo. Dopo aver eliminato sabato sera i padroni di casa e Campioni uscenti del Sada, Kaziyski e compagni hanno infatti reso la vita difficilissima agli umbri, sin qui dominatori incontrastati in SuperLega e tutt’ora imbattuti nel corso di questa stagione.
L’avvio di match è stato dei migliori e ha sorpreso Perugia in maniera analoga a quanto era accaduto il giorno prima coi padroni di casa brasiliani. Con una battuta efficacissima, un muro ordinato ed attento e un attacco su livelli stellari, i gialloblù si erano infatti aggiudicati il primo set e, con le stesse armi (seppur meno affilate), hanno lottato col coltello fra i denti anche nel secondo e terzo parziale, persi solo allo sprint dopo un’ora di autentica battaglia e capovolgimenti di fronte continui.
L’aver solo sfiorato la vittoria del terzo set (in cui si è trovata avanti anche 18-14) ha però segnato la quarta frazione di Trento, che Perugia ha sempre condotto sfruttando al massimo la vena di Leon (17 punti) e la profondità della sua panchina (Herrera Jaime 9, Plotnytskyi 16). L’aver recuperato anche in quel set uno svantaggio di 10-17 (sino al 17-19) non è però bastato alla Trentino Itas per trascinare la partita al tie break. La medaglia d’argento iridata (la prima della storia gialloblù) tiene sul podio per la nona volta (in dieci partecipazioni al torneo) il Club di via Trener e porta in calce la firma di Michieletto (21 punti col 54%, due muri e quattro ace), Capitan Kaziyski (17 col 56%) e Podrascanin (9 con con 3 block), tutti inseriti nel sestetto ideale del torneo.