Moser - De Zolt, stavolta vince il Checco

Battaglia vera sui 9 km della salita che parte da Sappada. De Zolt, ex olimpionico del fondo, aveva vinto sullo Stelvio


di Ilario Tancon


SAPPADA. In molti pensavano che, alla fine, avrebbero deciso di tagliare il traguardo insieme. Invece “Il Piave tra sfida e memoria” è stata sfida vera. Perché, anche se hanno superato i sessant’anni, l’agonismo è parte integrante del loro modo di essere e di vivere.

Così, Francesco Moser e Maurilio De Zolt ieri non si sono risparmiati lungo i 9 chilometri della salita che da Sappada porta alle Sorgenti del Piave, ascesa con pendenza media del 6 per cento ma punte che toccano il 15 per cento. Partenza alle 10.28, uno contro uno, per i due monumenti del ciclismo e dello sci di fondo italiano, lo “Sceriffo” trentino classe 1951, vincitore di un Giro d’Italia, tre Parigi Roubaix e recordman dell’ora, e il “Grillo” delle Dolomiti bellunesi, classe 1950, iridato nella 50 chilometri di Oberstdorf e oro nella staffetta olimpica di Lillehammer.

Le prime centinaia di metri, complice il falsopiano, sono di studio. Poi, alla prima rampa importante, verso i Piani del Cristo, De Zolt attacca. Moser si difende e recupera sul falsopiano successivo. Poi di nuovo salita e De Zolt cerca nuovamente di andare via. Ma Moser gioca d’esperienza, resiste e rilancia. Poco dopo metà gara sferra l’attacco decisivo e per il Grillo non c’è nulla da fare.

Lo Sceriffo taglia il traguardo delle Sorgenti del Piave con 1’13”1 di vantaggio sul rivale (rispettivamente 26ª e 31ª posizione assolute), prendendosi così la rivincita della sfida dello Stelvio, quando, una ventina d’anni fa, fu De Zolt a vincere. Per entrambi i campioni, l’entusiasmo di tanti tifosi lungo la salita e un premio d’eccezione: una scultura realizzata dall’artista Fiorenzo Bacci.

Nella particolare classifica riservata alle squadre dei due campioni, De Zolt si è preso una, parziale, soddisfazione: il suo team, composto tra gli altri da Pietro Piller Cottrer, Silvio Fauner, Roberto De Zolt e Giorgio Vanzetta, ha vinto battendo di oltre 7’ il Team Moser che comprendeva tra gli altri gli ex professionisti Andrea Peron, Claudio Bortolotto e Simone Fraccaro.

A fare festa anche il giovanissimo Andrea Calza, il ventenne pordenonese che ha messo in riga tutti i 120 concorrenti al via della cronoscalata.

Con lui sul podio anche Giovanni De Bon e Pietro Piller Cottrer.Tra le donne, la più brava è stata Marina Festini che ha preceduto Licia Piller Hoffer e Stefania De Martin Pinter. Sabato, “Il Piave tra sfida e memoria”, iniziativa proposta da Comune di Sappada, Consorzio Sappada Dolomiti, All Red, Aics Belluno, Circolo 1554 Ubi Jazz e Giovani a posto, aveva vissuto la sua prima giornata, una cicloturistica di 220 chilometri da Cortellazzo a Sappada, dalle foci alle sorgenti del Piave, risalendo il fiume sacro alla patria in diverse tappe che hanno valorizzato territorio, enogastronomia, storia e cultura: dal Muro di Ca’ del Poggio a Busche, da Longarone (dove, accompagnati dal sindaco Roberto Padrin, i partecipanti hanno reso omaggio alle vittime del Vajont) a Pieve di Cadore.

«Il Piave tra sfida e memoria vuole essere proprio un’occasione per sviluppare l’accostamento tra sport, territorio e cultura - commentano Marco Rossa, Massimo Casciaro e Giovanni Scapin, dell’organizzazione - Con questa due giorni abbiamo voluto dare il via a un progetto di ampio respiro per quanto riguarda le due ruote. Grazie a tutti coloro che ci hanno supportato: dai numerosi volontari ai tanti campioni e appassionati che hanno voluto essere in gara, dagli sponsor alle amministrazioni. Chiudiamo questa prima edizione pienamente soddisfatti. Da domani penseremo all’edizione 2014».La passione per le due ruote negli ultimi anni sta contagiando un numero sempre più elevato di persone. Di qui la scelta di molte stazioni turistiche di sfruttare il fenomeno per conquistare nuova clientela.

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