Molinari campione di simpatia
A Sarnonico l’eroe della Ryder Cup regala autografi, selfie, sorrisi e anche solidarietà
SARNONICO. Sul green di Sarnonico, anfiteatro naturale circondato dalle Dolomiti, Chicco è atterrato in elicottero poco dopo mezzogiorno. Ad accoglierlo, un sole splendente e una folla festosa.
Francesco Molinari, numero 5 del mondo che il 22 luglio scorso è diventato il primo italiano a vincere un torneo major con la conquista del 147° British Open e che nell’ultima Ryder Cup, a fine settembre, è stato protagonista del trionfo europeo sugli Stati Uniti, ieri ha fatto tappa in Alta Val di Non. Il “Francesco Molinari Day by Sas-funds.com”, organizzato dal Dolomiti Golf Club di Sarnonico in collaborazione con il Francesco Molinari Fun Club fondato da Andrea Fasoli e Renato Minnei, è stata un’occasione imperdibile per i golfisti e gli appassionati di questo sport, che hanno potuto ammirare in campo il fenomeno del golf non solo italiano e poi incontrarlo, stringergli la mano, scambiare alcune battute. Sicuramente qualcuno sarà riuscito anche a “rubargli” qualche consiglio.
Chicco, che ha scritto un pezzo di storia del golf internazionale, si è rivelato un campione vero non solo esibendosi con dei colpi da maestro, ma ha dimostrato tutta la propria classe dedicando ai presenti un momento, uno scatto, un autografo con un’umanità incredibile. Il sorriso stampato sulle labbra per tutto il giorno, la battuta sempre pronta. Forse è proprio per questo che è tanto amato da chi questo sport così affascinante lo pratica e lo segue.
Lui, il “nuovo messia del golf”, come l’ha definito L’Equipe all’indomani del trionfo in Ryder Cup, ha calpestato l’erba della Val di Non mettendosi in gioco contro 36 golfisti che hanno avuto quindi l’opportunità di colpire la pallina di fianco al proprio idolo. Una sfida che naturalmente aveva più che altro il sapore di un’esibizione, per dar modo al centinaio di persone accorse di godere di uno spettacolo che non capita tutti i giorni.
A consacrare Molinari nell’Olimpo dello sport mondiale è stata proprio la sfida di Parigi, che lo ha visto trascinatore incontrastato (5 vittorie su 5 per lui) del team europeo contro gli Stati Uniti. «È stato fantastico – racconta – vincere in quella maniera la Ryder Cup, il prosieguo di una stagione che avrei fatto fatica ad immaginare così ricca di soddisfazioni. Sono molto contento, soprattutto per il risultato di squadra».
Alla fine della stagione manca ancora qualche appuntamento, non sono ammessi cali di concentrazione. «Sarebbe davvero bello chiudere in testa la Race to Dubai – continua Molinari –. Ci sono tre tornei davanti per raggiungere un obiettivo importante».
Per lui era la prima volta a Sarnonico, in Val di Non. E, nonostante abbia girato mezzo mondo, si è detto affascinato da questo luogo. «Il paesaggio è bellissimo. C’è uno scenario incredibile e anche il campo è tenuto molto bene. Sono felice di essere qui, a maggior ragione in una giornata come questa».
Una volta imbucata l’ultima pallina, c’è stato un momento dedicato ai fan, che hanno potuto scattare selfie e farsi autografare magliette, guanti e mazze. Ma ieri, oltre che per ricevere l’abbraccio dei tanti tifosi presenti, Chicco Molinari è sbarcato in Trentino anche per fare del bene. Nel tardo pomeriggio, infatti, sono stati banditi all’asta alcuni oggetti con cui ha giocato e vinto: il ricavato, così come la quota di partecipazione dei golfisti che hanno avuto l’onore di sfidare il numero 5 del ranking mondiale, saranno interamente devoluti in beneficenza. Destinataria l’associazione Pyari Onlus che porta avanti un nobile scopo: offrire cura e assistenza alle bambine e ai bambini indiani che rischiano di essere vittime della tratta di schiavi. Prima delle 19 una cena rapida, poi di nuovo a bordo dell’elicottero e via nel cielo, destinazione Londra. Oggi, neanche a dirlo, ad attendere Chicco c’è una nuova sfida.
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