Merli: «Orgoglioso di avere riportato il titolo in Trentino» 

«Tutti mi aspettavano, ma è stata dura: ho perso due volte il posteriore». Degasperi: «Sceso sotto il muro dei 9’40”»



TRENTO. Christian Merli ce l’ha fatta. Finalmente. E, per sua stessa ammissione, «si è tolto un gran peso». O, se preferite “è la fine di una maledizione». «Sono felicissimo – commenta pochi secondi dopo aver messo i piedi a terra dopo una salita “a tutta” ma guidata con grande intelligenza – perché tutti mi “aspettavano” e stavolta non potevo fallire. È un grande orgoglio aver riportato il successo in Trentino a 48 anni dall’ultima volta. Antonio Zadra mi ha sempre incoraggiato, lo ringrazio veramente e oggi (ieri, ndr) averlo trovato sul traguardo mi ha fatto immensamente piacere. Che gara è stata? Difficile: prima di Sardagna ho “perso” per due volte il posteriore e, a quel punto, ho pensato esclusivamente ad arrivare al traguardo senza badare troppo al tempo. Ho sfiorato in diverse circostanze la vittoria, nelle ultime due stagioni avevo fatto il massimo ma Simone (Faggioli, ndr) aveva fatto qualcosa di strepitoso, realizzando tempi incredibili. La macchina è eccezionale e, anche stavolta, l’ha dimostrato: nelle gare medio - veloci abbiamo “piazzato” cinque record da inizio stagione ad oggi anche se dobbiamo ancora lavorare tanto nella tenuta sui tornanti. Ma va bene: sono davvero felice».

Vittoria alla “Trento - Bondone”, primato raggiunto nella classifica del campionato italiano e leadership consolidata in ambito europeo: Christian Merli punta al grandissimo “double”. «Eh vedremo il da farsi – conclude il driver fiavetano – perché ci sono alcune concomitanze che imporranno delle scelte. Ad esempio non sarò al via a Fasano per partecipare alla gara dell’Europeo in Slovacchia. Ci penseremo: adesso voglio solamente festeggiare questa grande vittoria in quella che è la gara di casa mia».

Da un trentino, che festeggia, ad un altro che è felicissimo. Il terzo posto di Diego Degasperi vale tanto, anzi tantissimo. «Nella notte della vigilia – confida – avevo sognato il secondo posto, ma i sogni lasciano il tempo che trovano. Sono sceso sotto il muro dei 9’40”, ma lo ha fatto anche Fattorini. La strada era un po’ scivolosa: ho montato delle coperture nuove, ma la gomma è andata in crisi subito. In condizioni ottimali avrei potuto fare di meglio, anche perché sabato pomeriggio ho fermato il cronometro sui 9’49” con delle gomme vecchie, quelle del record di Faggioli dello scorso anno. Ho portato la macchina al traguardo e sono salito sul podio per il secondo anno consecutivo. Meglio di così?». (d.l.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.