Mass start, in Val di Fiemme l’antipasto della final climb
Al via la due giorni conclusiva tra Lago di Tesero e la terribile salita del Cermis: continua a raccogliere consensi il giovane primierotto Giandomenico Salvadori
VAL DI FIEMME. Per il decimo anno in altrettante edizioni, la Val di Fiemme è pronta a vestire la toga e a erigersi a giudice supremo del Tour de Ski, che oggi vivrà il proprio penultimo atto con la gara mass start in tecnica classica (15 km maschile e 10 km femminile), robusto prologo della spettacolare final climb di domani.
I tifosi italiani, che hanno potuto brindare al successo nella sprint di Lenzerheide di Federico Pellegrino, potranno provare a spingere verso un prestigioso piazzamento nella “top 10” il 22enne valdostano Francesco De Fabiani, attualmente 11esimo e primo degli Under 23, con un occhio di riguardo (soprattutto da parte del pubblico trentino) anche per il primierotto classe 1992 Giandomenico Salvadori, una delle più belle sorprese dell’intero Tour.
«Ogni giorno che passa la fatica aumenta sempre di più – ha spiegato ieri De Fabiani dopo la gara di Dobbiaco, unico azzurro che nelle distance, soprattutto in alternato, può ambire a posizioni di vertice – per cui può succedere veramente di tutto. Sulla carta la 15 km di domani (oggi, ndr) mi favorisce: sarà fondamentale recuperare le energie. Non vedo l’ora di arrivare in cima al Cermis».
Potrà contare sul supporto dei tifosi di casa Ginadomenico Salvadori, che ieri è finito fuori dalla zona punti, ma si è comunque difeso egregiamente e sta proseguendo nel proprio percorso di crescita, lanciato nella mischia al Tour de Ski dopo le ottime prove offerte in Alpen Cup. Salvadori ha dimostrato di valere la Coppa del Mondo e c’è da scommetere in una nuova prova d’orgoglio nella gara odierna. «Nella 15 km posso fare qualcosa di buono, ma a prescindere da come andrà a finire, questo Tour de Ski rimarrà per me un’esperienza positiva. In tutte le gare distance sono riuscito ad andare a punti e non me lo sarei mai aspettato alla vigilia».
Guardando ai vertici delle classifiche, Martin Johnsrud Sundby sembra ormai lanciato verso il terzo successo consecutivo nella rassegna a tappe promossa dalla Fis, forte di un ottimo vantaggio che sarà chiamato a difendere dai possibili attacchi degli avversari nella giornata odierna. Northug, attualmente secondo, non ha mai digerito il pendio dell’Alpe del Cermis e, eccezion fatta per inaspettati e impronosticabili crolli, è difficile pensare a un suo recupero. A Sundby basterà controllare la situazione. Più incerta la lotta al femminile, con Therese Johaug attualmente seconda ma comunque favorita in ottica successo finale. La tappa conclusiva è disegnata su misura per lei e l’attuale distacco dalla compagna di squadra Oestberg (25”) è ampiamente colmabile. Heidi Weng, terza a 2'27”, ha già un piede sul podio, potendo vantare quasi 3 minuti di vantaggio sulla quarta classificata, la finlandese Anne Kylloenen, mentre per l'Italia la meglio piazzata è Virginia De Martin Topranin, 17esima a 8’29”. La primierotta Ilaria Debertolis è attualmente 35esima, terza delle italiane, ed è attualmente staccata di poco più di un minuto dalla zona punti, obiettivo che non le è ancora precluso.