Manfred Moelgg sale sul podio a Levi
Impresa del veterano azzurro nello slalom vinto da Hirscher davanti a Matt Jr.
LEVI (FINLANDIA). Ci sono voluti due anni, dallo speciale di Bormio 2014, per vedere il veterano ma sempreverde Manfred Moelgg tornare sul podio. Lo ha fatto a Levi, nel primo speciale di questa stagione che a febbraio porterà il circo bianco alla competizione iridata di St. Moritz, con un eccellente terzo posto in 1'45"98. Per Manfred - 34 anni, di San Virgilio di Marebbe, 18 podi tra cui due vittorie e pure una Coppa di speciale, oltre a un argento e due bronzi mondiali - poteva essere anche l'occasione buona per conquistare una nuova piazza d'onore, visto che solo un centesimo di secondo lo ha separato dall'austriaco Michael Matt che ha chiuso in 1'45"97. Michael è fratello minore di Mario Matt, altro ex asso iridato in questa disciplina.
«Adesso spero proprio di avere davanti una stagione di soddisfazioni e di risultati. Ho lavorato parecchio ed è stata dura recuperare dopo la rottura del tendine d'Achille di due anni fa», ha raccontato felice Moelgg. «Negli ultimi giorni di rifinitura ho visto che stavo, andando bene e dunque sono arrivato fiducioso a questo slalom, mentre invece ero rimasto deluso - ha aggiunto - dal mio gigante di tre settimane fa a Soelden. Oggi, quando ho visto che ero finito a un solo centesimo da Matt pur dopo una mia bella gara, ho temuto per un pò che le cose potessero andare storte. Invece, no e va bene cosi: è un bel podio!».
La vittoria in questo slalom di Levi - la 40esima in carriera - è andata senza problemi in 1'44"67 al campionissimo Marcel Hirscher. L'austriaco ha 27 anni ed è il vincitore in serie di tutte le ultime cinque Coppe del mondo, impresa mai riuscita prima a nessuno. Con questo nuovo successo arriva a 180 punti e si è portato in testa alla classifica generale, facendo intendere che ancora non è sazio e punta alla sesta coppa consecutiva. Oggi ha gareggiato con una forte otite e tre giorni fa era a letto con la febbre. Hirscher ha vinto facile forse anche perché oggi in pista - assente in polemica con la propria federazione per una questione di sponsor - non c'era il suo rivale della passata stagione, il norvegese Henrik Kristoffersen.
Per l'Italia - in una gara caratterizzata da temperature rigide con un po' di nebbia e visibilità modesta nonostante i riflettori inevitabilmente accesi in questo paesino oltre il Circolo polare artico - in classifica vi sono poi Patrick Thaler 21esimo in 1'47"23 e il trentino Andrea Ballerin 25esimo in 1'47"55. Thaler, 38 anni e reduce da un infortunio, ha voluto egualmente gareggiare e il risultato modesto è dunque giustificabile. Reduce da un infortunio pure Giuliano Razzoli che, con Riccardo Tonetti, non è dunque riuscito a classificarsi per la manche decisiva. Il tutto mentre l'attesissimo trentino Stefano Gross era uscito già nella prima manche sbagliando sul muro finale delle Levi Black, pista non complicatissima ma con un tracciato molto filante.
Il circo bianco passa ora in Nordamerica. Gli uomini saranno in gara sabato 25 e domenica 26 novembre a Lake Louise, con supergigante e discesa: al momento però in quella zona fa caldo e la neve latita. Negli stessi giorni le ragazze saranno nel Nord Est degli Usa, nel Vermont, a Killington, paesino che per la prima volta ospita la Coppa del mondo. In programma uno slalom gigante e uno speciale.