Calcio Serie D

Levico, l’esilio s’allunga ma Sartori respinge le accuse

L’anticipo di sabato si gioca di nuovo a Pergine. Il sindaco: «Il Comune sta facendo quello che è in suo dovere»


di Maurizio Di Giangiacomo


LEVICO TERME. In principio pareva questione di qualche settimana, un mese al massimo. Invece i lavori di adeguamento dello stadio comunale di viale Lido, in pratica, non sono ancora nemmeno iniziati e l’Us Levico Terme neopromosso ha disputato i primi cinque incontri dell’agognato campionato di Serie D su un campo... da rugby, quello di Vigalzano (Pergine), dove fino all’anno scorso giocava la Fersina, quest’anno “calcato” – è proprio il caso di scriverlo... – dagli appassionati di palla ovale dell’Oltrefersina. La classifica sorride alla squadra di Melone, ma l’esilio continua e i mugugni della dirigenza e degli appassionati sono sempre forti: dopo che il presidente Beretta ed i suoi collaboratori avevano provato a battere anche la pista Briamasco, anche l’anticipo della 12esima giornata programmato per sabato 7 novembre andrà in scena a Pergine. Dove, tanto per fare un esempio, l’Us Levico Terme non può gestire nemmeno il servizio bar: per pochi che siano, sono comunque soldini che potrebbero entrare in cassa e non vi entrano. Di questi tempi...

La dirigenza gialloblù non ha mai preso posizione platealmente, ma le chiacchiere sul ritardo accumulato dall’amministrazione comunale nei lavori di adeguamento dello stadio di viale Lido, in paese, si sprecano: «Potevano cominciare in maggio, invece prima di settembre non è stato fatto nulla», ti dicono al bar.

Il sindaco, Michele Sartori, respinge però ogni genere di accusa. «Quello dello stadio sta diventando un po’ uno psicodramma – dice il primo cittadino – Il Comune ha fatto quello che doveva, non mi risulta che le altre squadre trentine neopromosse in Serie D abbiano giocato subito sul loro campo».

Detto che il nostro fact checking dimostra quasi l’esatto contrario, Sartori ci illustra il percorso seguito dall’amministrazione in questi mesi. «Abbiamo fatto un primo stanziamento di 50 mila euro, poi ci siamo resi conto che servivano altri interventi ed è stata fatta una variazione di bilancio (per una spesa complessiva di 100 mila euro, ndr). Ammetto che avremmo potuto essere un pochino più rapidi l’estate scorsa, ma adesso stiamo lavorando a pieno ritmo. Ovviamente i nostri tempi non sono quelli di un privato. Il mio intento, però, non è quello di polemizzare con l’Us Levico, quando la squadra potrà giocare sul suo campo sarò il tifoso più felice: nel Levico gioca anche mio figlio, che è un fuorietà della Juniores».

Anche per l’assessore comunale ai lavori pubblici, Andrea Bertoldi, i lavori sono molto più complessi di quello che poteva apparire in un primo momento: «Dobbiamo montare 120 metri di rete di recinzione della tribuna ospiti senza entrare in campo con gli escavatori, per non rovinare il manto erboso e l’impianto d’irrigazione – spiega – Per questo è stato progettato un sistema di ancoraggio alla gradinata, con un getto di consolidamento. Parlare di tempi è difficile, la rete di recinzione dovrebbe arrivare nella seconda metà di novembre, poi cercheremo di concentrare tutti gli interventi nel lasso di tempo più breve possibile».

«Se avessero lasciato fare i lavori alla società, sarebbero già finiti», dicono sempre al bar del paese. Vox populi vox dei?

Twitter: @mauridigiangiac

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