Lanciata a Tesero la nuova Latemar Mountain Race
Tesero. Si chiama Latemar Mountain Race la nuova competizione fiemmese che va a sostituire, dopo 13 fortunate edizioni, la Stava Mountain Race. In cabina di regia c’è sempre l’Unione Sportiva...
Tesero. Si chiama Latemar Mountain Race la nuova competizione fiemmese che va a sostituire, dopo 13 fortunate edizioni, la Stava Mountain Race. In cabina di regia c’è sempre l’Unione Sportiva Cornacci di Tesero, ma la proposta agonistica è stata radicalmente rinnovata, come hanno spiegato venerdì, in una serata di presentazione alla Sala Bavarese di Tesero, il presidente del sodalizio Alan Barbolini assieme al suo staff.
Sfilata di campioni
A dare lustro all’incontro ci hanno pensato gli atleti di punta del Team La Sportiva, presenti in Val di Fiemme per il meeting d’inizio stagione. A partire da Jonathan Wyatt, Nadir Maguet, Miguel Caballero Ortega, Cristian Modena, Daniele Rota, Paola Gelpi, quindi i campioni fiemmesi Paolo Larger (vincitore di due edizioni della Stava Mountain Race) e l’azzurro del fondo Stefano Gardener.
Cambiano data e percorso
Anzitutto nuova è la data, non più a fine giugno, ma domenica 8 settembre. La gara sarà ancora valida quale prova finale de “La Sportiva Mountain Running Cup”, il circuito che esordirà il 9 giugno con la “Ledro Skyrace”, per proseguire il 23 giugno con la “Skylakes”, il 14 luglio con la “Pizzostella Skymarathon” e il 28 luglio con il “Giir di Mont”, chiudendosi con la gara fiemmese. La chicca è però rappresentata dal tracciato, che è stato completamente modificato, con uno sviluppo in quota immerso nei paesaggi dolomitici.
Le parole di Barbolini
«Abbiamo deciso di voltare pagina – ha esordito il presidente della Cornacci Alain Barbolini – cercando di rendere il percorso più attraente e panoramico per la massa di appassionati di corsa in montagna. La Latemar Mountain Race avrà una lunghezza di 25 km e un dislivello di 1.500 metri, dati simili alla prima versione della gara fiemmese».
Partenza da Pampeago
Nuovi anche il luogo di partenza e di arrivo: non più Tesero, ma Pampeago, mentre rimane il passaggio sul Monte Cornon e sul Monte Agnello nella parte inziale, come ha spiegato Sergio Zeni (responsabile della sezione atletica dell’Us Cornacci): «Abbiamo cercato di ricavare un percorso godibile, che consenta di rilanciare la nostra competizione, con uno sconfinamento nella zona di Obereggen grazie alla preziosa collaborazione dei cugini altoatesini. Non mancherà il transito sulla montagna di casa, il Monte Cornon, dal quale prende nome proprio la storica società organizzatrice di Tesero e sul Monte Agnello, aggiungendo però il contesto dolomitico, andando ad esplorare la catena del Latemar». Partenza dunque a 2.000 metri nei pressi dell’arrivo della seggiovia Latemar di Pampeago, quindi prima parte in leggera discesa per salire poi fino ai 2.250 metri del Doss dei Branchi, a seguire il transito sotto la croce del Monte Cornon (2.180 metri), Monte Agnello (2.350 metri), per scendere al rifugio Passo Feudo. Una seconda parte immersa fra le rocce, che porterà al punto più alto, il rifugio Torre di Pisa a 2.672 metri, quindi alla forcella dei Camosci (2.560 metri). Da lì inizia la tecnica discesa che porta verso la stazione di arrivo della seggiovia Oberholz di Obereggen. In chiusura il tratto con un dislivello dolce verso il rifugio Mayrl e all’arrivo di Pampeago a quota 1.750 metri.