La zampata di Beltrami stende il Pieve di Bono 

Il derby della valle del Chiese. La Settaurense mette in cassa tre punti importantissimi per mantenere il vertice della classifica. Nel finale di partita espulso per doppio giallo Bazzoli


Aldo Pasquazzo


Storo. Il derby della valle del Chiese va alla Settaurense. Sabato notte nell'anticipo con il Pieve di Bono, per una 50' di minuti o poco più, le due “cugine” se la sono giocata quasi alla pari. Poi a mettersi al comando delle operazioni è stato il solito Riccardo Beltrami la cui giocata, gestita e conclusa appena dentro l'area grande, ha finito per destabilizzare prima lo stesso portiere Mattia Marcenzi e di conseguenza consentendo alla squadra di Storo di impadronirsi quasi definitivamente della scena rispetto a quanto l'ammiraglia “Galliani, Foresti e Luciani” aveva fatto trasparire sino a quel momento. La conclusione espletata dal figlio del bancario darzese (rasoterrà a fil di palo) ha consentito alla Settaurense di continuare a gestire da imbattuta il vertice di classifica. Sul versante opposto invece quell'1 a 0 ha coinciso in casa viola nell'incasellare a proprio danno la prima sconfitta di stagione. Il Pieve di Bono, prima dello svantaggio, evidenziava ritmi e buona precisione e quando perdeva palla, le fasi di gioco non si incastravano, tant'è che recupero e padronanza avveniva in maniera cronometrica quasi all'istante.

Nicola Giovanelli, trainer della premiata fondazione di casa, intanto non si scomponeva e dopo aver gestito alla grande la prima delle tante sostituzioni praticate nell'arco dei due tempi (Colò con Pizzini a seguito infortunio) dalla sua postazione osservava e meditava sul da farsi. Il tecnico era comunque consapevole che la forzata assenza dello squalificato Nicola Andreoli non gli giovava affatto cosicché dentro l’area di sua competenza studiava gli aggiustamenti da apportare a seconda dei casi. Anzi non potendo disporre del giovane macellaio di Roè Volciano (uno dei tanti della fortunata colonia bresciana presieduta socetariamente parlando dal duo Zontini & Moneghini) gli imponeva di non rischiare e né tantomeno di affidarsi al caso. A confortarlo c’era peraltro Mattia Rosa che non solo padroneggiava tra le retrovie ma a volte il ragazzo di Pagne si concedeva pure il lusso di portare entusiasmo e dinamismo nell'altra area. In una delle sue tante felici intuizioni (ma sempre attentamente giudicato in tribuna da donna Flavia) aveva dato modo all'altro condinese,Thomas Pizzini, di anticipare il vantaggio ma l'avvitamento di testa di quest'ultimo non ha ottenuto quanto lo stesso dava già per scontato.

Luciani, con trascorsi calcistici da giocatore in casa genoana, sapeva comunque leggere e rileggere la partita e dalla panchina prova a portare entusiasmo e dinamismo dentro la sua squadra mediante accorgimenti ragionati in settimana a tavolino. A tranquilizzarlo maggiormente sul da farsi, al di là delle credenziali e gerarchie dei graduati Bazzoli, Franceschetti e Gabbia (il primo poi espulso) sono poi Bugna e il nord africano Issan. Il tunisino spesso e volentieri si trasformava nel ruolo di attaccante tanto che nell'arco dei due tempi doveva spesso vedersela con Corradi, Simoni, Mastrilli, gli Hoxha e lo stesso Rosa che a turno non gli davano tregua.













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