CICLOCROSS

La seconda giovinezza di Martino Fruet

A 39 anni il corridore trentino si è imposto nelle tappe di Bolzano, Silandro, Laives e Salvatoronda del Triveneto


di Luca Franchini


TRENTO. Trentanove anni compiuti il 21 luglio scorso, ancora tanta voglia di correre e il solito vizio, quello di vincere. Il biker perginese Martino Fruet sembra non conoscere età e domenica scorsa ha conquistato il quarto successo consecutivo nella stagione del ciclocross a Salvatoronda (Treviso), gara valevole per le classifiche del Trofeo Triveneto. Fruet si è messo alle spalle fior fior di specialisti, che possono vantare una carta d'identità decisamente più "leggera" rispetto alla sua, vedi il classe 1989 della Forestale Mirko Tabacchi, il trentaduenne Thomas Paccagnella e il portacolori della Trentino Cross-Selle Smp Marco Ponta. Nelle cinque gare del Triveneto a cui ha preso parte, Fruet ha collezionato un secondo posto (a Cles) e quattro successi, uno dietro l'altro, arrivati nell'ordine a Bolzano, Silandro, Laives e Salvatoronda.

Risultati che hanno permesso al navigato atleta trentino di issarsi in vetta alla classifica generale del circuito con gli stessi punti (146) del ventinovenne Marco Ponta, quarto nella gara trevigiana di domenica scorsa. Qual è il suo elisir di giovinezza? «Esperienza, metodologia d'allenamento e tanta testa, quella che a 39 anni è indispensabile per trovare nuove motivazioni e andare avanti» replica il portacolori del Team Lapierre-Trentino. «Non è che vado più forte ora rispetto a qualche anno fa - precisa Fruet, che in carriera ha vinto tre titoli tricolori nel cross country (juniores, under 23 ed Elite) e anche una gara di Coppa del Mondo, settimo nel 2016 ai tricolori Xco davanti niente meno che davanti a Marco Aurelio Fontana -. Se riesco ancora ad andare forte è perché mi applico e mi aggiorno, cercando di rimanere al passo con i tempi: non ho Facebook, ma quando esce qualche novità in ambito scientifico sulla metodologia di allenamento, corro subito a informarmi. In 23 anni di carriera (di cui 15 da Elite, ndr) ho sperimentato diverse tecniche d'allenamento, a volte sbagliando. E imparando».

Il segreto di Fruet è allenarsi con costanza, dodici mesi su dodici, e correre. «Partecipo a circa 40 gare all'anno - racconta Fruet -. Mi gestisco correndo e tenendo la condizione tra il 90% e il 100%, cosa che da giovane, quando avevo obiettivi specifici come i Mondiali o i campionati italiani, non potevo fare. Durante l'anno, faccio al massimo due settimane senza correre e non più di cinque giorni di riposo consecutivi. Non ho picchi di forma inaspettati, ma non scendo mai sotto il 90% della condizione».

Dove trova le motivazioni? «Le ho trovate nella multidisciplinarietà - replica il perginese -. La mia specialità preferita rimane il cross country, ma pratico anche l'enduro (in cui ha conquistato la medaglia d'argento agli Italiani 2015 e il bronzo nel 2016, ndr), il cross country eliminator e il ciclocross. L'altro stimolo è il confronto con le nuove generazioni».

Non ha ancora fissato una data per l'addio all'agonismo? «Qualora mi si dovesse presentare un'opportunità interessante, magari un incarico da tecnico in Nazionale piuttosto che in un team, potrei smettere e pensarci anche subito - conclude Fruet, che nelle prossime settimane sarà impegnato ancora nel ciclocross a Tezze sul Brenta, Brugherio, Faè di Oderzo e Gorizia -. Correre comunque non mi pesa: mi diverto, riesco ancora a vincere. Un paio di stagioni le potrei ancora fare».

TALENTI EMERGENTI. In scia al "vecchietto", non mancano alcuni promettenti ciclocrossisti regionali. Su tutti spicca il nome dell'under 23 altoatesino Jakob Dorigoni, atleta al primo anno da under 23 che è da tempo nel giro della nazionale, senza dimenticare i due valsuganotti Michele Bassani e Daniel Smarzaro, attualmente primo e secondo nella classifica under 23 del Trofeo Triveneto. Scendendo di categoria, promette bene anche il lagarino Emanuele Huez, vittorioso domenica scorsa tra gli allievi secondo anno al Gp d'Abruzzo di Chieti, e l'allievo del primo anno del Gs Lagorai Bike Manuel Capra (secondo nella classifica del Triveneto).













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