La Paternoster d’argento si candida per Tokyo 2020
Ciclismo su pista. La 20enne di Revò è seconda nell’Omnium in Coppa del Mondo a Minsk Oro e doppio record del mondo nell’inseguimento individuale per l’azzurro Filippo Ganna
Minsk (bielorussia). La volata verso Tokyo 2020 è lanciata, con un secondo posto in Coppa del Mondo a Minsk, in Bielorussia. Letizia Paternoster ha rafforzato la propria candidatura a un ruolo da protagonista ai prossimi Giochi olimpici, splendida seconda nella specialità olimpica dell’Omnium. Soltanto l’americana Jennifer Valente è riuscita a precedere la ventenne di Revò, che è riuscita a tenersi alle spalle la pluricampionessa olimpica Laura Kenny e la campionessa del mondo ed europea della specialità Kirsten Wild, soltanto settima.
Riscatto dopo gli Europei
Il quinto posto conquistato nel torneo dell’Omnium agli Europei di Apeldoorn a metà ottobre aveva lasciato un po’ di amaro in bocca a Letizia, che ha trasformato l’amarezza in rabbia agonistica. L’azzurra ha aperto la giornata con un terzo posto nello scratch, dietro a Valente e Kenny, ma davanti alla olandese Wild. Le cose sono andate di bene in meglio nelle successive due prove: Letizia ha centrato un ottimo secondo posto nella “tempo race”, gara di gruppo in cui, dopo i primi cinque giri di lancio, si hanno altri 25 tornate con altrettanti sprint. La Paternoster è riuscita a sorprendere Kenny e Wild guadagnando un giro sul gruppo (e i conseguenti 20 punti) assieme all’americana Valente e alla forte danese Dideriksen. Letizia ha vinto tre sprint e ha chiuso a 23 punti, gli stessi di Valente, che l’ha però preceduta all’arrivo. Poco male. Metà del capolavoro, a quel punto, era fatto per la forte trentina, che ha conseguito un altro secondo posto nell’eliminazione. Nulla da fare per la Wild, quinta, tanto meno per Valente, terza, con Letizia che si è dovuta inchinare solamente a Laura Kenny. Come sempre, si è deciso tutto nella corsa a punti, con Valente (116) e Paternoster (112) staccate di 4 lunghezze prima del via dell’ultima prova. A seguire Kenny (96), Dideriksen (90) e Wild (88), chiamate a una gara d’attacco.
La corsa a punti decisiva
A metà gara, Dideriksen ha guadagnato un giro, ma il podio di Letizia è rimasto al sicuro, anche quando Kenny si è portata a -7 dalla trentina. L’azzurra le ha sbattuto la porta in faccia conquistando 3 punti nella penultima volata e ha chiuso seconda nella classifica finale con 116 punti. Vittoria per Jennifer Valente (130). Terza Laura Kenny (108).
Secondo posto anche per Elia Viviani nell’Omnium maschile. Il campione olimpico ha totalizzato 154 punti, frutto di una gara regolare, a 9 lunghezze dal vincitore, il britannico Matthew Walls. Terzo il portoghese Rui Oliveira (149).
Ganna oro record
La bella giornata per i colori azzurri è stata coronata dalla sensazionale prova di Filippo Ganna, che si è imposto nell’inseguimento individuale siglando un doppio record del mondo. Nelle qualificazioni, il 23enne azzurro ha percorso i 4 chilometri di gara in 4’04”252 (media 58.96 km orari) spazzando via il precedente primato, ovvero il 4’05”423 stabilito dallo statunitense Ashton Lambie il 7 settembre scorso a Cochabamba, in altura. Nella finale, disputata contro il britannico Archibald, il 23enne azzurro si è migliorato ancora: 4’02”647, alla media di 59,345 km/h. L.F.
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