La MotoGp torna con Rossi Highlander
In Qatar si riparte con la notizia del rinnovo fra Valentino e Yamaha fino al 2020
DOHA (Qatar). Valentino Rossi, Andrea Dovizioso e tutti gli altri big alla rincorsa di Marc Marquez, campione 2017 della MotoGp e favorito di diritto anche per un 2018 che si annuncia pronto a regalare spettacolo e emozioni. A ospitare il via del Circus delle due ruote è il deserto di Doha dove, sul circuito di Losail, da oggi la classe regina scende in pista per iniziare la stagione con le prime prove libere (la gara dopodomani alle ore 17 italiane). Nove mesi di show e 19 GP con la novità della Thailandia faranno volare il paddock da un continente all'altro fino al gran finale di Valencia.
Ma intanto, prima ancora del via alle prove, la notizia è... l’inossidabilità del rapporto tra Valentino Rossi e la Yamaha. Ieri infatti è stato ufficializzato che Yamaha e Valentino Rossi hanno raggiunto un accordo che vedrà il pilota italiano rimanere con il team ufficiale Yamaha anche per le stagioni MotoGp 2019 e 2020. L’estensione del contratto significa, carta d’identità alla mano, che il Dottore è un Highlander, correrà fino ai 41 anni suonati, ma sempre dai numeri arriva anche la motivazione di questa estensione di contratto: Valentino Rossi è il pilota di maggior successo nella storia della Yamaha con 56 vittorie, 43 secondi posti e 35 terzi posti in 206 gare. «Ci sono percentuali più alte del passato che sia l'ultimo rinnovo, ma non è detto...»: così il Dottore a Losail, ieri nella prima conferenza stampa della nuova stagione, dopo aver annunciato il rinnovo.
Dunque, con questo annuncio, Rossi parte bello carico in questo avvio di stagione sul circuito di Losail, un circuito sul quale lo scorso anno è arrivato terzo. E, dopo un simile prolungamento di contratto, è evidente che vuole fare la storia.
Ma chiamato a fare la storia è anche l'altro big italiano, Andrea Dovizioso, dopo la super annata appena passata che lo ha portato a un passo da un insperato trionfo: un anno fa non in molti avrebbero scommesso sul forlivese della Ducati come candidato alla vittoria finale. Invece, il romagnolo ha lottato fino all'ultima gara con Marquez tenendo aperto il sogno Ducati di tornare sul trono della classe regina dopo l'impresa di Casey Stoner nel 2007.
C’è attesa poi per vedere l’effetto dei miglioramenti generali raggiunti in casa Suzuki Ecstar. Andrea Iannone ha fatto il ritmo nel secondo giorno di test in Qatar e trovato quel feeling mai avuto nel 2017 e la nuova GSX-RR è una evoluzione positiva del prototipo dell'anno scorso.
E poi occhio a Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing, ovvetro la Ducati “clienti”): l'appuntamento in Qatar per lui è l'inizio di un anno decisivo. Il pilota di Terni non nasconde l'obiettivo di diventare un corridore del team Ducati ufficiale per la prossima stagione.