La mezza da record di Chepkemoi 

Alla Half Marathon di Trento la keniana fissa il limite femminile. Akopesha vince tra i maschi


di Paolo Trentini


TRENTO. Gli atleti africani, come da previsione, hanno dato spettacolo alla Trento Half Marathon e una volta di più prova della loro grande capacità di corsa. In particolare la keniana Joyce Chepkemoi che con un superlativo 1h09’21” ha fatto suo il nuovo record della manifestazione, abbassando di sei secondi il precedente primato appartenuto sino a ieri mattina ad Angela Tanui con cui vinse nel 2016. Per lei passaggio al 10km in 31’47” già in cavalcata solitaria come si conviene alle gare femminili di lunga distanza quasi mai caratterizzate da arrivi in volata. La seconda e la terza, keniane anche loro, Leondiah Mosop e Brendah Kebeya, sono transitate a metà gara con già quasi due minuti di ritardo e rispettivamente in 33’28” e 33’34”. Un risultato straordinario per la vincitrice Chepkemoi, allenata in Kenia dall’italiano Claudio Berardelli, alla sua prima uscita in assoluto sulla distanza della mezza. Tra i suoi migliori risultati spicca solo il 32’22” sui 10km fatto in Kenia a Kapsabet quest’anno. Un ritmo che ha sorpreso la stessa Mosop, la favorita della vigilia che non ha mantenuto le aspettative e ha concluso in seconda posizione a 3 minuti dalla vincitrice e lontana anche dal suo primato stagionale di 1h10’26” siglato lo scorso aprile. Terza piazza per Kebeya che al contrario con il tempo di 1h13’44” migliora di oltre un minuto il suo personal best fatto in Repubblica Ceca in giugno. Dopo undici minuti dall'arrivo di Chepkemoi e dopo sette dal transito della terza, tanto per spiegare la differenza di livello tra le prime tre atlete e il resto del gruppo, arriva la vicentina Maurizia Cunico che veste la maglia tricolore M40 in quanto la corsa di ieri era valida come campionati italiani individuali e di società per le categorie over 35. A seguire Maria Loes Conceicao, e Mery Ellen Herman prima tra le M35 e ottava posizione per la trentina Simonetta Menestrina che ottiene il titolo nazionale M50.

Dominano i colori africani anche tra gli uomini, corsa in cui si è assistito a un'altra tripletta keniana. Chi si aspettava la vittoria di Imane Merga, dato per favorito dagli addetti ai lavori ha dovuto ricredersi. L'etiope, atteso al traguardo dal connazionale Muktar Edris ancora zoppicante dopo lo stiramento rimediato ieri nella parte finale del Giro al Sas, è arrivato in settima posizione a oltre 5 minuti dal nuovo vincitore, vale a dire Abraham Akopesha. Pur non riuscendo a stabilire il nuovo record della gara, Akopesha ha comunque chiuso con un ottimo 1h02’09”. Secondo posto per Moses Kibet in 1h03’25” e terzo Samuel Ndungu Mwangi in 1h03’51”. Akopesha ha corso una prima parte di gara davvero veloce insieme agli altri due connazionali, il trio è transitato sulla fotocellula del decimo chilometro in 29’18”, poi si è involato nella seconda parte, proprio nel tentativo di andare sotto il muro dell’ora e di fare il colpaccio di giornata, ovvero battere sia il primato personale di 1h00’25” fatto nel 2015, sia il primato della gara di 1h00’48” fissato l’anno scorso da Justus Kangogo. Purtroppo negli ultimi tre chilometri del percorso, quando ci sono meno tratti di scorrimento e qualche saliscendi in più, Akopesha ha dovuto accorciare un po' il passo, patire un po' la fatica e dire progressivamente addio a ogni velleità di primato. Il primo italiano all’arrivo è stato l’eterno Said Boudalia (Asd Cagliari Marathon Club), che la mezza di Trento l'ha già vinta nel 2012. Per lui origini marocchine ma da oltre vent’anni vive con la famiglia a Belluno dove lavora come operaio. E’ uno degli atleti più forti al mondo della sua categoria d’età M50, sia in maratona che in mezza maratona e ieri, ancora una volta, l’ha dimostrato. Ottavo assoluto, primo italiano e campione d’Italia M50 con il tempo di 1h07’51”. Prima di lui, al sesto posto, è arrivato il primo dei trentini cioè il valsuganotto Gambiano Ousman Jaiteh il quale ha impiegato 1h06'48” per arrivare in piazza Duomo. Nella speciale classifica riservata ai trentini seguono Emanuele Franceschini, Davide Raineri e Alessio Loner, quest'ultimo coraggioso nel presentarsi al via a una settimana dalla partecipazione alla 30 Trentina di Levico Terme.

Per quanto riguarda il campionato italiano di società, al maschile la vittoria va ai bresciani del Paratico che con 46 atleti classificati ottengono 1289 punti. Seconda posizione per il Montedoro Noci (Bari) con 1158 punti e 16 arrivati, mentre medaglia di bronzo per il Dynamic Fitness, anche questo club pugliese, con 1149 punti e 24 arrivati. Al femminile è scudetto bis per il Paratico che si classifica primo con 1065 punti e 25 atlete al traguardo, mentre secondo l'85 Faenza con 14 atlete e 996 punti, terzo posto per il club umbro Casone Noceto con 15 “finisher” e 908 punti.













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