La “mediofondo” ha incoronato Stagni e la Ciuffini 

Le interviste. Il vincitore: «Il punto più difficile è stato Pampeago» La campionessa: «Era la mia volta qua : è una gara meravigliosa»



Predazzo. Stefano Stagni è raggiante mentre parla della sua vittoria del mediofondo: «Il punto più complicato del percorso per me è stato Passo Pampeago. Il mio compagno mi ha guardato e mi ha detto: “se hai la forza per vincere il medio, vai”, allora sono partito e ho iniziato a staccare il gruppetto. Poi Nicolini mi ha ripreso, e in discesa il testa a testa è stato tra me e Zonta, ma la corsa si è giocata negli ultimi metri».

Federico Nicolini ha puntato tutto sulle scalate: «Ho provato ad avvantaggiarmi all’inizio del Pampeago, sapendo che gli ultimi 10 km sarebbero stati più difficili, ma gli altri hanno recuperato in discesa». Si dice entusiasta del nuovo percorso: «Mi piace più del precedente… e poi mi piacciono le salite!».

Non nasconde un pizzico di delusione Tiziano Zonta, speranzoso fino all’ultima volata: «Peccato perché abbiamo fatto una bellissima salita in gruppo, in testa, ma sono stato colto di sorpresa nell’ultimo km, mi hanno staccato di 10 metri e non sono riuscito a recuperarli. Mi sono comunque divertito».

Quello stesso Pampeago che ha aiutato Nicolini ha messo in difficoltà Chiara Ciuffini che, emozionata, ringrazia anche gli organizzatori «che ci permettono di correre in sicurezza in questo paradiso. Io non avevo mai fatto questa gara, devo dire che è meravigliosa».

Deborah Rosa, che partecipa anche alla gara di sci di fondo di Marcialonga, scherza e ci dice che per il momento non pensa di partecipare anche alla Marcialonga Running Coop: «Ne ho abbastanza di due sport». Per Liviana Faoro Marcialonga ha un significato speciale, è l’unica gara cui sceglie di partecipare quest’anno. Anche lo slalomista azzurro Manfred Mölgg ci concede un commento sul nuovo percorso: «Veramente tosta, la più dura degli ultimi anni. E’ andata bene e mi sono divertito, sul Costalunga non sono stato così forte. Il nuovo percorso è molto duro, più di quello dell’anno scorso, sicuramente qualche metro di dislivello in più c’era».

Giorgio Cimurri, uno dei tanti sportivi all’arrivo, si aggiunge al coro: «La Marcialonga è sempre la Marcialonga!».

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