Calcio Promozione

La favola Nago Torbole, ma mister Dallapè pensa solo ai 35 punti

La neopromossa ha vinto le prime due partite di campionato



TRENTO. Per ora è solamente una “favolina”, ma intanto il Nago Torbole è stato di parola. Un mese e mezzo fa, all'inizio dell’avventura in Promozione, la dirigenza gardesana e il tecnico Mattia Dallapè avevano parlato chiaro. «Non vogliamo essere di passaggio: l’obiettivo è quello di restare in categoria». Ok, siamo solamente alla seconda giornata però, sino ad ora, la “matricola” della Busa ha mantenuto fede alle promesse. Prima la vittoria di misura contro il Castelsangiorgio, poi il roboante poker rifilato in trasferta al Pinè. La strada verso il traguardo chiamato salvezza è ancora lunghissima, ma chi si aspettava una partenza simile? Intanto la classifica dice che il Nago Torbole è primo assieme alla Benacense (che è una “signora” squadra) e la Ravinense, altre rivelazione d'inizio stagione.

Trento e Anaune devono recuperare la sfida diretta, ma per ora Dallapè e i suoi ragazzi, un mix esplosivo di elementi esperti e giovani rampanti, guardano il gruppo dall’alto verso il basso.

A Nago il clima è quello dei giorni migliori, ma Dallapè smorza i toni e, oltre all’allenatore, questa settimana dovrà fare anche il pompiere. «Orecchie basse e pedalare – spiega il tecnico della neopromossa “terribile” – perché è vero che siamo partiti nel modo giusto, ma mi sembra assolutamente prematuro parlare di squadra rivelazione o addentrarsi in altri discorsi. Abbiamo fatto sei punti contro due dirette rivali nella corsa salvezza. Bene, anzi benissimo, ma è meglio pensare al Rovereto, che domenica ci aspetterà con il coltello tra i denti».

Il Nago Torbole ha fortemente voluto la Promozione. Dopo due secondi posti, al terzo tentativo ce l'avete fatta. E la dirigenza non si è fatta trovare impreparata. Anzi.

«Confermo. Negli ultimi anni la società è cresciuta tantissimo: Bertoldi, il presidente, e Benuzzi, il direttore sportivo, hanno lavorato sodo per potenziare la pattuglia dirigenziale e migliorare il settore giovanile. Ci sono riusciti e i risultati li stiamo vedendo».

La campagna acquisti estiva è stata mirata: dal Mori sono arrivati giovani di prospettiva, mentre il comparto over è stato potenziato con elementi del calibro di Michelon e Patrizio Paissan. Oltre alla conferma di Santuliana.

«Io sono molto contento degli innesti che sono stati operati. Abbiamo ottimizzato le risorse e siamo riusciti a comporre un centrocampo di grande esperienza e qualità. Gli under, invece, ma non solo quelli provenienti dal Mori, si sono ben integrati e lavorano sodo. Le condizioni per fare bene ci sono tutte, adesso tocca a noi confermare quanto di buono abbiamo fatto vedere nelle prime due partite di campionato e nella sfida di Coppa Italia contro la Benacense ».

Senza girarci troppo attorno: quanti punti serviranno per la salvezza?

«Il livello del campionato è decisamente alto. Cinque – sei squadre, ovvero Trento, Anaune, Benacense, Arco, ViPo Trento e Albiano, hanno qualcosa in più rispetto alle altre, poi c'è un gruppo di formazioni che ormai conoscono la categoria a memoria e, infine, ecco quelle che puntano a raggiungere prima possibile la quota salvezza. Noi siamo tra queste e dovremo raggiungere quanto prima i 35 punti». (d.l.)













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