Itas, rinviata la doppia sfida con lo Jastrzebski a Maribor
Volley Champions League. Dopo che era saltato il match d’andata a Trento, stessa sorte per le partite in campo neutro di venerdì e sabato prossimi: Il g.m. Da Re: «Scelta corretta»
Trento. Né a Trento, né a Maribor. È stato rinviato il doppio confronto valido per i quarti di finale di Champions League tra Trentino Itas e Jastrzebski Wegiel programmato per venerdì e sabato a Maribor, in Slovenia. La decisione è della Cev, la federazione europea della pallavolo, che ha deciso di posticipare gli incontri in programma in Italia e che vedano impegnate squadre italiane, fino a quando l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus non sarà risolta. Una decisione che, questa volta, trova concorde anche Trentino Volley: «È una scelta corretta», dice il general manager Bruno Da Re, preoccupato però per le sorti della stagione ed il possibile danno economico per la sua società.
La storia infinita
Una partita che non s’ha da fare, quella tra Trentino Itas e Jastrzebski Wegiel. Il match d’andata, originariamente in programma il 1° marzo alla Blm Group Arena, era stato rinviato – sollevando le vibrate proteste del presidente Diego Mosna – dopo che i polacchi si erano rifiutati di giocare a Trento. Da qui la scelta della Cev di far disputare il doppio confronto in campo neutro, appunto quello di Maribor, nel prossimo weekend, unica data libera nel calendario dei trentini. Ma, con l’emergenza sanitaria sempre più grave, in Italia e non solo, le perplessità delle autorità slovene devono essere, evidentemente, cresciute giorno dopo giorno, come spiega lo stesso Da Re.
Da Re: «Scelta corretta»
«Sono giorni che le squadre italiane chiedono di sospendere le partite – dice il general manager di Trentino Volley – anche perché non è scontato riuscire a raggiungere altri Paesi europei. La nota della Cev non fa riferimento a difficoltà da parte degli sloveni, ma non faccio fatica ad immaginare che qualche perplessità sia nata anche a loro. Fin dal principio il doppio confronto si sarebbe dovuto giocare davanti ad un massimo di 500 spettatori, quando la capienza del palasport è di 4.500 persone. Oggi (ieri, ndr) i media sloveni scrivevano invece che si sarebbe giocato a porte chiuse: io stesso ho sempre consigliato di giocare senza pubblico, come adesso stanno facendo anche i polacchi, andare a Maribor con il pubblico sarebbe stato ridicolo. Tutti volevano giocare in Slovenia, sembrava il porto di mare del volley europeo, adesso è arrivato il rinvio, evidentemente non se la sentivano più nemmeno loro e la situazione è precipitata. Mi sembra una scelta corretta, adesso vedremo come e quando andare avanti». Già, come? «Servirebbe un anno con 13 mesi, ma non voglio arrendermi all’idea che la stagione possa saltare. Mi auguro che gli ultimi provvedimenti assunti dal Governo abbiano effetto: se riuscissimo a tornare a giocare in aprile ce la potremmo fare, altrimenti è complicato».
L’aspetto economico
Da Re guarda, ovviamente, anche al risvolto economico della vicenda. «Se tornassimo a giocare, il danno potrebbe essere contenuto, se invece saltassero i playoff la perdita sarebbe importante. Si è parlato di un milione di euro per tutto il movimento, io temo di più». Ma la campagna acquisti è comunque nel vivo, per l’Itas: i media brasiliani parlano di un accordo biennale con lo schiacciatore Ricardo Lucarelli. «Chi è Lucarelli?», commenta Da Re.
©RIPRODUZIONE RISERVATA .