«In quarantena e anche bloccata da una frattura»
Campionessa mondiale Junior di corsa in montagna. Proprio all’inizio del lockdown ha scoperto d’avere una frattura da stress all’osso sacro: «Camminate in montagna e bici sui rulli per tenermi in forma»
Segonzano. Di corsa, poco alla volta, in mezzo ai boschi vicino casa per dimenticare l’infortunio e preparare al meglio gli ultimi mesi dell’anno. Angela Mattevi, 20enne di Segonzano, manca dalle gare dal 26 gennaio scorso, dal più che onorevole decimo posto al Campaccio fatto di una gara in costante progressione. Come piace a lei, nel modo in cui spesso ha colto numerose soddisfazioni in campo internazionale. Su tutte il mondiale Under 20 di corsa in montagna dello scorso novembre in Patagonia, che quest’anno potrebbe sacrificare per esprimersi al meglio nel cross in una stagione strana e dai risvolti imprevedibili. Sempre Coronavirus permettendo. Lo stop più che il Covid-19 glielo ha imposto una frattura da stress diagnosticatagli un paio di mesi fa e ora finalmente guarita. Ora, con la Fase 2, potrà riprendere ad allenarsi nei boschi vicino casa e cercare gloria nella parte finale della stagione come fatto nel 2019.
Angela, come va dopo la quarantena?
Abbastanza bene, dopo un periodo buio finalmente è arrivata una bella notizia. Purtroppo all’inizio del mese di marzo ho scoperto di avere una frattura da stress all’osso sacro al terzo stadio, quindi abbastanza tosta. Mi hanno diagnosticato la frattura il 9 marzo, lo stesso giorno dell’inizio del lockdown e sono guarita proprio quando il presidente della Provincia ha dato il via libera in Trentino per la corsa, pur con le limitazioni del caso. Mi ha tenuta bloccata dalla corsa 60 giorni, soltanto lunedì scorso ho fatto l’esame e finalmente posso riprendere l’attività. Forse era destino che passassi il lockdown a basso regime
Un posto inusuale per una frattura da stress.
I motivi di queste fratture spesso sono banali come per esempio un sovraccarico. Inoltre gli specialisti mi hanno riferito che ho le ossa abbastanza fragili e magari la mancanza di calcio, unita ai tanti chilometri macinati nella settimana, ha fatto il danno. Sono stata sorpresa pure io e pure l’ortopedico di questa frattura. Il peggio, però, è passato.
Anche in condizioni normali sarebbe stata ferma.
L'unico sport che avrei potuto praticare sarebbe stato il nuoto, però purtroppo le piscine erano e sono chiuse. Mi sono mantenuta attiva con tantissimi circuiti di forza, ho pedalato per diversi chilometri con la bicicletta sui rulli che fortunatamente sono riuscita ad acquistare online, e ho fatto tantissime camminate in salita. Meno male che abito vicinissima ai boschi, a 50 metri da casa sono immersa nel verde e li ho sfruttati a dovere in questo periodo con lavori in salita.
E poi ha girato dei video per studenti e scolari.
L’idea è nata assieme alla mia manager Chiara Davini. Ha chiamato tutti gli atleti come Ayomide Folorunso, Davide Re, Martina Caironi e creato questo gruppo per girare dei video sportivi rivolti ai ragazzini delle elementari e medie per attivarli con semplici esercizi che potessero fare tutti. Lo hanno visto un po’ in tutta Italia. Un’iniziativa molto carina, mi sono divertita molto a svolgere gli esercizi con mamma che filmava.
Come sarà il suo ritorno alla normalità?
Essendo stata completamente ferma per due mesi, sarà un ritorno molto graduale; l’infortunio non è banale e può ripresentarsi se non sto attenta. Farò 10 giorni di completa ripresa, partendo da 20 minuti di corsa e incrementando 5 minuti ogni giorno fino ad arrivare all’ora. Se andrà tutto bene e senza dolori, a quel punto inizierò con i primi lavoretti. Il tutto senza fretta, non essendoci gare e competizioni non so nemmeno io su cosa concentrarmi. Diciamo che il mio obiettivo principale è riprendere i ritmi di una volta, recuperare fiato e la condizione fisica. Infine c’è l’incognita legata all’utilizzo dei centri sportivi per gli atleti di interesse nazionale. Bisognerà capire nei prossimi giorni se a Trento aprirà il campo Coni e se potrò spostarmi liberamente per raggiungerlo. Se ne avrò la possibilità ci tornerò quanto prima.
Che stagione sarà?
Se tutto va bene la ripresa sarà tra metà luglio e agosto, ma solo per velocità, salti o lanci. Il problema è il mezzofondo perché, se per la velocità si possono trovare soluzioni per evitare contatto e vicinanza, per il mezzofondo è tutto più complicato. Io spero tanto che si salvi la stagione nel tardo autunno, le campestri per intenderci, con i campionati nazionali ed europei. A novembre ci saranno anche i Mondiali di corsa in montagna, ma la federazione internazionale dovrà organizzare almeno una gara di qualificazione alla quale potrebbe succedere di tutto. Inoltre da quest’anno gareggerò con gli assoluti e significa che distanze e livello di gara aumentano e servirà una preparazione più accorta e mirata. Dovrò ragionare se accantonarla e dedicarmici più avanti o continuare anche con la corsa in montagna.
Per una volta avrà più tempo per lei stessa in estate.
Ma non starò ferma. Dopo un periodo di riflessione dopo la maturità (Angela ha concluso l'istituto Ivo de Carneri a indirizzo turistico di Civezzano, ndr), a breve penso di proseguire gli studi. Sono molto interessata al campo della fisioterapia e nutrizione. Ragionerò con la mia famiglia quest’estate e poi vedrò quale sarà l’indirizzo migliore. Inoltre mi sono iscritta poche settimane fa a un corso di inglese, voglio impararlo come seconda lingua. Disputando tante gare a livello internazionale la ritengo una lingua importante e mi sto impegnando nello studio della lingua, che ho imparato alle superiori.
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