In Canada un’Italia da record, ma i playoff restano un sogno
Retornaz, Mosaner, Arman e Gonin stabiliscono il record azzurro di vittorie in una rassegna iridata ma vengono esclusi dalla seconda fase dopo la sconfitta con la Scozia
TRENTO. Si è chiuso con l’epilogo più triste e beffardo possibile il cammino dell’Italia ai Mondiali maschili di Lethbridge, in Canada. Non sono infatti bastate sette vittorie su dodici incontri agli azzurri per centrare un posto tra le prime sei squadre della classifica generale, che sono passate alla seconda fase del torneo. La Nazionale tricolore guidata dall’allenatore Soren Gran e dal direttore tecnico Marco Mariani hab chiuso al 7° posto e ha visto i playoff sfumare proprio sul più bello nonostante il più alto numero di successi mai fatti registrare nella storia dall’Italia del curling in una rassegna iridata: fatale il k.o. nell’ultimo match contro la Scozia che metteva in palio proprio il ticket per le sfide ad eliminazione diretta.
Joel Retornaz (Sporting Club Pinerolo), Amos Mosaner (Aeronautica Militare), Sebastiano Arman (Aeronautica Militare) e Simone Gonin (Sporting Club Pinerolo) – con Fabio Pimpini (Aeronautica Militare) riserva – nella penultima partita di round robin si sono dovuti arrendere allo strapotere di Edin e della sua Svezia (campione in carica e qualificatasi da prima) per poi vedersi costretti a cedere agli scozzesi per 9-5 dopo un match serratissimo e terminato in virtù dei quattro punti fatti registrare dai nostri avversari tra l’8° e il 9° end. Sfuma così un sogno ma resta lo splendido cammino degli azzurri, capaci di stabilire un record assoluto nel curling italiano e di dare seguito alle affermazioni di questi anni, a partire dai bronzi europei.
«I ragazzi hanno dato tutto e hanno disputato un torneo eccezionale, a maggior ragione perché solitamente l’accesso alla seconda fase, con sette vittorie, è sicuro. Dispiace per l’eliminazione ma siamo orgogliosi di esserci confermati tra le migliori squadre europee e ormai stabilmente tra le big al mondo facendo anche registrare il record di vittorie della storia italiana; per l’ultimo step ora serve farsi più esperienza internazionale, che è il gap che noi paghiamo abitualmente con le altre nazioni già in grado di investire moltissimo denaro su questo sport», le parole del direttore tecnico Marco Mariani.