Ciclismo

In 2000 a sfidare la Marcialonga Cycling

Nel weekend la 2 giorni di eventi. L’appello di Corradini: «Serve più divertimento e meno agonismo»


di Luca Pianesi


TRENTO. Saranno circa 2.000 gli atleti al via della nona edizione della Marcialonga Cycling Craft e tra questi non mancheranno i grandi delle due ruote delle granfondo su strada come Roberto Cunico (vincitore della variante lunga della scorsa edizione), il compagno di squadra Enrico Zen (qualche giorno fa trionfatore a Bormio alla Granfondo Stelvio Santini) e poi Tommaso Elettrico, Jarno Varesco (primo sul Pordoi sabato al Tour de Poulogne) e ancora la trentina Serena Gazzini (vincitrice dell’ultima edizione del Marcialonga), Claudia Avanzo e le altoatesine Marina Ilmer e Claudia Wegmann. Insomma i grandi nomi non mancheranno al via di Predazzo domenica alle 7.30.

E con loro la carica di appassionati e sportivi di diverso livello e qualità si sfideranno sui due percorsi che coloreranno le strade della Val di Fiemme e della Val di Fassa per tutta la durata delle gare: una “granfondo” di 139 chilometri per 3.279 metri di dislivello e una “mediofondo” di 80 chilometri e 1.894 metri di dislivello entrambe strutturate lungo le Valli di Fiemme e Fassa e le Pale di San Martino in uno scenario unico e su strade e percorsi di altissimo livello.

E ieri a Trento si è tenuta la presentazione di questo attesissimo evento che avrà nella doppia corsa il suo momento culminante ma che in realtà coprirà l’arco di due giorni aprendosi ufficialmente alle 9.30 di sabato con la distribuzione dei pettorali e si chiuderà domenica alle 15.30 con l’arrivo previsto degli ultimi concorrenti. «In mezzo tantissime manifestazioni di contorno e di colore - ha spiegato Gloria Trettel, direttore generale di Marcialonga - sabato, infatti, sono in programma il mercatino Expo con il materiale tecnico per i ciclisti in vetrina, gli stand con le specialità tipiche della valle, la Minicycling per i bambini nel centro di Predazzo alle 15.30 e in serata l’aperitivo in piazza con musica dal vivo».

«Il divertimento deve diventare sempre di più uno degli elementi focali di eventi come il nostro - ha aggiunto Angelo Corradini, presidente del Comitato Marcialonga - perché se la crisi economica sta mettendo sempre più in difficoltà eventi come le “granfondo” anche noi organizzatori dobbiamo fare un po’ di mea culpa e dobbiamo ricominciare a rimodulare l’offerta che proponiamo per certe manifestazioni. L’aspetto agonistico portato all’eccesso, infatti, rischia di mortificare la partecipazione. Non tutti hanno il tempo di prepararsi come fanno certi professionisti o semiprofessionisti eppure se riuscissimo a proporgli degli eventi più accessibili e dal carattere maggiormente ludico sono sicuro sarebbero in tantissimi a rispondere presente».

Un vero e proprio appello, quello di Corradini, rivolto a tutti i comitati organizzatori del trentino a rivalutare la formula di tante manifestazioni sportive provinciali. Ma intanto una certezza esiste e si chiama Marcialonga Cycling Craft un nome che è una garanzia sul piano sportivo e del divertimento.

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