Il tricolore Kerschbaumer si prende la Vecia Ferovia
L'altoatesino si aggiudica la prova da Ora a Molina di Fiemme. Maria Cristina Nisi si impone a livello femminile
MOLINA. Kerschbaumer, Rabensteiner e Medvedev. Il podio della 22.a “Vecia Ferovia dela Val de Fiemme” da solo potrebbe descrivere il livello dei valori in gioco. Da Ora (BZ) a Piazzol di Molina di Fiemme (TN) alla rispettabile media di 25,11 Km/h. Non c’è che dire, la fresca maglia tricolore Gerhard Kerschbaumer, che si è iscritto all’ultimo, non si è schierato solo per fare un po’ di allenamento in vista della Coppa del Mondo in Canada, dove punta al terzo podio consecutivo, ma per misurarsi davvero contro un bel nugolo di atleti. Tra le donne Maria Cristina Nisi è… andata a nozze cogliendo un personale tris consecutivo, piazzandosi davanti ad una mai doma Elena Gaddoni.
Nuova partenza ad Ora, grazie al sindaco che l’ha voluta portare sulla statale in pieno centro, così da festeggiare il 70° della Polisportiva Molina che ha proposto un evento rinnovato ed impeccabile, con le varianti nel finale che sono piaciute proprio a tutti.
Partenza con un vialone molto lungo che ha sgranato subito il gruppo e con Kerschbaumer che, dopo l’acuto di Pallaoro subito davanti nei primi metri, si è messo a menar le danze, più da “Freccia Rossa” che da vecchio Mallet, il trenino che fino agli anni ’60 saliva appunto dalla località altoatesina fino in Val di Fiemme. Non si è capito bene, e nessuno si è sbottonato, se “Gerri” ha interpretato un ritmo elevatissimo o se gli altri lo hanno lasciato fare…Fatto sta che la maglia tricolore di Kerschbaumer svettava davanti al convoglio dei migliori.
Sull’affascinante viadotto di Gleno l’atleta della Torpado era davanti a Medvedev e a Schweiggl, con Rabensteiner sempre a ruota, solo in prossimità del GPM di San Lugano si sono fatti sfilare da quel “buongustaio” di Tiziano Carraro, che ai 3 km è partito a razzo per conquistare l’ambito premio, una forma di formaggio Lagorai, che di questi tempi non guasta. Gran fatica per Carraro, tanto che dopo il GPM è finito dietro il gruppo dei migliori. Alla stazione di Castello il traguardo volante “Segheria Berti” ha ispirato lo scatto di Rabensteiner, che ha appesantito il portafoglio con 150 euro, è sua la volata vincente davanti a Medvedev, Kerschbaumer e Failli, presi in contropiede dall’altoatesino che lo scorso anno ha fatto en plein.
Finita lì la storia della gara? Nemmeno per sogno. Il Muro della Pala come sempre ha messo a dura prova scalatori e passisti, ma è stato nella successiva discesa che Kerschbaumer ha inserito il... Kers, come in Formula 1, e addio compagni! In una manciata di chilometri ha portato il suo vantaggio prima ad un minuto, all’inizio della nuova salita di Arodolo, poi addirittura a 2’, e nel single track in discesa che portava sul fondovalle ‘Gerri’ ha dato spicco delle sue qualità di downhiller, ma ormai il gioco era fatto. È arrivato sorridente e soddisfatto sul traguardo di Piazzol (1h52’17”) e per scorgere Rabensteiner sulla linea d’arrivo si sono dovuti attendere 1’30”, e poco dopo (31”) il podio è stato completato da Medvedev. A questo punto fanno più notizia quelli rimasti giù dal podio, Failli, Billi, Valerio, Buono, Samparisi, Dalvai e Righettini, finiti nell’ordine nei primi dieci.
“Non c’è due senza tre e la quarta vien da sé” raccontava ridendo all’arrivo Maria Cristina Nisi. La ligure, ma sangue toscano nelle vene, cercava il tris consecutivo e l’ha centrato alla grande (2h13’41”) ma nel finale lungo il single track in discesa la Gaddoni ha tirato fuori le unghie (che di solito sono multicolori…) e si è avvicinata alla leader. Troppo corto per lei il tratto di downhill, ha affermato a fine gara la romagnola, finendo seconda (2h14’6”), poi sul podio è salita anche l’altoatesina Greta Seiwald.
La Vecia Ferovia dela Val de Fiemme era aperta anche agli escursionisti su un tracciato di 36 km, dove si è distinto Georg Baumgartner, e alle e-bike con Stefano Ongari a staccare sui 47 km un significativo 1h43’40”.
Gran festa a fine gara e simpatico ‘teatrino’ tra Gerhard Kerschbaumer e Mauro Bettin, suo team manager ed ex atleta. Gerhard ha promesso di tornare il prossimo anno alla gara trentina se domenica salirà sul podio in Canada, a patto che Bettin sia pure lui al via!
La gara era valida anche come sesta tappa di Trentino MTB, ora al comando ci sono con la maglia oro Francesco Vaia e Sandra Lever, quindi nelle singole categorie Elia Andriollo (Junior), Giacomo Antonello (Open maschile), Sandra Lever (Open femminile), Marco Rosati (Elite Sport), Francesco Vaia (Master1), Andrea Zamboni (M2), Mauro Giovanetti (M3), Stefan Ludwig (M4), Roberto Fondriest (M5), Piergiorgio Dellagiacoma (M6), e Andrea Leonardi e Sandra Lever migliori scalatori.