Il Trento rischia pure la penalizzazione per mancati rimborsi
TRENTO. Nella migliore delle ipotesi tutto si risolverà con una sanzione economica, nel peggiore dei casi arriverà anche una penalizzazione in classifica (1 o 2 punti) e la squalifica del presidente....
TRENTO. Nella migliore delle ipotesi tutto si risolverà con una sanzione economica, nel peggiore dei casi arriverà anche una penalizzazione in classifica (1 o 2 punti) e la squalifica del presidente. Insomma, piove sul bagnato e oggi il Trento conoscerà la decisione assunta martedì sera dalla Commissione Disciplinare Territoriale.
Il motivo del deferimento? La storia inizia nella stagione 2010 – 2011 con la squadra gialloblù in serie D e Marco Fattinger alla presidenza della società di via Sanseverino. Il campionato si conclude con la retrocessione in Eccellenza, ma non tutti i giocatori a fine stagione ricevono i rimborsi spese pattuiti. I calciatori in questione (parecchi, ricordiamo le sentenze a favore dei vari Ghidini, Atomei e Tummiolo, solo per citarne alcuni) ricorrono alla Commissione Accordi Economici della Lega Nazionale Dilettanti, che condanna il Trento al pagamento di quanto dovuto nei confronti degli ex tesserati. La normativa prevede espressamente che il saldo debba avvenire entro 30 giorni dalla pubblicazione della sentenza, pena l'intervento della Procura Federale e il successivo deferimento all'Organo di Giustizia Sportiva. E così accade: due giocatori, i cui nomi si conosceranno oggi, non ricevono quanto dovuto nei termini di legge e dunque scatta automaticamente la segnalazione alla Commissione Disciplinare Territoriale.
Perché la vicenda viene discussa a Trento e non a Roma? Semplice, perché il deferimento è avvenuto nel corso della passata stagione, quando la squadra gialloblù militava in Eccellenza, campionato di competenza della Commissione Disciplinare Territoriale. Ora si aspetta solamente di conoscere la decisione della Commissione (la normativa è piuttosto chiara: in questi casi scatta la penalizzazione più l'inibizione per il presidente), che verrà resa nota quest'oggi con la pubblicazione Comunicato Ufficiale del Comitato Trentino della Figc. Il Trento, nel caso in cui la società non abbia scelto la via del patteggiamento (in quel caso il verdetto è ovviamente definitivo), potrà ricorrere alla Corte di Giustizia Federale di Roma, terzo e ultimo grado della giustizia sportiva italiana. Certo è che una penalizzazione, vista l'attuale situazione, avrebbe un effetto devastante sulla classifica e sul morale degli aquilotti che domenica affronteranno la Fersina in una sfida tra “disperate”. Intanto, oltre al centravanti Saverio Mastrojanni (l'avevamo anticipato lunedì, ma il giocatore sarà disponibile solamente a dicembre), un altro giocatore è in procinto di vestire la maglia del Trento: si tratta del difensore centrale Christian Trovò, classe 1990 di scuola Pergocrema., nella scorsa stagione il giocatore lombardo ha collezionato 21 presenze in serie D con la Colognese. Tovò ieri si è allenato per la prima volta con i nuovi compagni, trovando spazio a fianco di Zamboni nel corso della partitella che ha chiuso la seduta.
Infine è assai probabile che il derby contro il San Giorgio, in programma originariamente domenica 2 dicembre al “Briamasco” venga anticipato a sabato 1 con diretta su Rai Sport 1. Il Trento ha già dato il proprio benestare e, se arriverà anche l'ok della società altoatesina, la partita si giocherà alle ore 13.
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