Il Trento è di un altro pianeta: travolto il Piné
Coppa Italia, in trasferta la formazione di Manfioletti ne fa 6 ai padroni di casa con una grande tripletta di Conci
BEDOLLO. Gioco, partita, incontro. L'’uragano Trento si abbatte sul malcapitato Piné, travolto davanti al pubblico amico dalla compagine gialloblù che non fa sconti e rifila sei reti alla compagine dell'esordiente Luca Schneider. In vetrina ci finisce, guarda caso, il bomber aquilotto Daniele Conci che riprende da dove aveva lasciato nella scorsa stagione con la maglia del Levico Terme: tripletta alla prima uscita ufficiale per il “puntero” noneso che è già uno degli elementi cardine della “corazzata” guidata da Stefano Manfioletti.
L’inizio di match del Trento è tambureggiante: al 6' il calcio di punizione di Ferrarese non trova compagni in area e, due minuti più tardi, Gattamelata cerca i pali da fuori area ma la sua conclusione si perde a lato. Serrano incorna tra le braccia di Davide Ferrari, poi si fanno vedere i locali con il tiro di Fontana che Scali blocca senza particolari difficoltà. Al 19' si sblocca il risultato: calcio piazzato in favore degli aquilotti, colpo di testa di Casagrande che Marco Tondini respinge nei pressi della linea. L’assistente arbitrale dice che è gol nonostante le veementi proteste dei padroni di casa.
Il raddoppio porta la firma di Conci che se ne va in profondità e batte Ferrari di giustezza e, ad inizio ripresa, il bomber noneso firma il tris dopo un bello scambio in velocità tra Ferrarese e Veronese. Scali mantiene inviolata la porta deviando oltre la traversa il tiro cross di Giovanini, ma poi il Trento torna a premere sull'acceleratore e, nel volgere di pochi minuti, va in rete per altre due volte: prima Marzocchella trasforma il calcio di rigore concesso per l’atterramento in area locale di Ferrarese da parte di Demattè e poi lo stesso Ferrarese insacca dopo un doppio dribbling. Ma non è ancora finita. Il Piné trova il gol della bandiera grazie al colpo di testa vincente di Mattivi (con probabile carica ai danni di Scali), prima che Conci si regali la tripletta con un comodo tap in. (d.l.)