Il trentino Kevin Fantinato sale sul podio a Lavarone
1000 Grobbe Bike. Nella prima tappa doppietta Bottecchia con Dal Grande e D’Agostino al terzo posto il ventenne di Caldonazzo. In campo femminile successo di Chiara Burato
Lavarone. C’è anche un trentino, il ventenne di Caldonazzo Kevin Fantinato, sul podio della Lavarone Bike, che ieri ha aperto la tre giorni all’insegna delle ruote grasse dell’Alpe Cimbra, con 200 atleti schierati ai nastri di partenza. Il primo atto è stato dominato dal Team Bottecchia, che ha siglato una doppietta grazie a Stefano Dal Grande e Marco D’Agostino, staccati di 3” l’uno dall’altro all’arrivo. Terzo, a 2’47” dal vincitore, il biker del Team Bsr Fantinato, che ha completato la top 3 di giornata.
Prima tappa “soft”
Erano 26,4 i chilometri del percorso, che prevedeva un dislivello di 970 metri, con partenza e arrivo a Gionghi. Il tracciato è stato disegnato principalmente nei boschi del Monte Tablat e Monte Belem, con il transito anche sul sentiero tematico “Il Respiro degli Alberi”. Dal Grande ha impiegato un 1h06’08” per portare a termine la propria fatica, facendo segnare una media di 23,59 km/h.
«Stavo bene, mi immaginavo una gara diversa rispetto all’anno scorso, invece c’erano salite molto più lunghe, più belle, suggestive – ha spiegato il vincitore – Mi sono messo subito davanti, stavo bene, poi ho sentito dal mio compagno d’Agostino che Riccardo (Chiarini, ndr) aveva forato e quindi in modo tranquillo, se così si può dire, siamo arrivati. Ho avuto un problema meccanico nella parte fangosa e quindi ho dovuto fermarmi. Con calma ho riparato, avevamo un buon vantaggio. Marco mi ha aspettato e siamo arrivati insieme».
Soddisfatto Fantinato
Può sorridere anche Kevin Fantinato, atleta che vanta buoni trascorsi nelle categorie giovanili nel ciclismo su strada e che da un paio d’anni si è dedicato alle ruote grasse.
«È andata bene, sono venuto per puntare al podio – ha commentato Fantinato - I due atleti della Bottecchia hanno più esperienza di me, per avere vent’anni sono abbastanza contento. Il momento più duro per me è stato all’inizio al momento del forcing di Dal Grande, che ha fatto la differenza. Ho avuto un problema al cambio. Nel finale, sapendo di essere uno dei più potenti in volata, ho dato tutto battendo Domenico Valerio».
Sfortunata la Sosna
Nella prova femminile, invece, la sfortuna ha tagliato fuori dai giochi la grande attesa della vigilia, Katazina Sosna, che al km 10 di gara ha visto infilarsi un chiodo nella ruota posteriore e ha dovuto alzare bandiera bianca. La vittoria è così andata a Chiara Burato (Omap Cicli Andreis), che si è imposta con il tempo di 1h22’03” davanti a Veronica Di Fant (Vertical Sport Ktm Team) e a Enrica Furlan (Spezzotto Bike Team Morgantini World).
«Dura, non me la immaginavo così tosta – ha raccontato la vincitrice – Il percorso però è bellissimo, non troppo fangoso. Spero di arrivare a domenica».
Oggi è in programma la seconda gara, la Nosellari Bike, che andrà in scena su un percorso praticamente identico a quello dello scorso anno. I chilometri da percorrere saranno 37, con 1051 metri di dislivello. La partenza vrrà data proprio da Nosellari, con passaggi dal Lago di Lavarone, da alcune delle malghe più caratteristiche dell’Alpe e ad alcuni dei Forti storici della zona.
Domani chiusura con la 100 km dei Forti. L.F.
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