Il sogno sfumAto

TRENTO. Presidente Luigi Longhi, il giorno dopo la sconfitta in semifinale con Brescia è più dolce o più amaro? Sicuramente più dolce. Intendiamoci, quando si perde non è mai bello, ma diciamo che...


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Presidente Luigi Longhi, il giorno dopo la sconfitta in semifinale con Brescia è più dolce o più amaro?

Sicuramente più dolce. Intendiamoci, quando si perde non è mai bello, ma diciamo che quest’anno qualche vittoria l’abbiamo ottenuta. Sportivamente, perché siamo entrati nel basket che conta, vincendo una Coppa di Lega e qualificandoci alle semifinali playoff da matricola. E a livello di pubblico, che è quadruplicato nel corso della stagione, dagli 800 spettatori dell’avvio agli oltre 3.000 delle ultime due partite. L’interesse è cresciuto, c’è un sacco di gente che ci contatta, i nostri giocatori vengono fermati per strada. Questo, ovviamente, non è solo merito nostro, ma anche di chi – come Gianni Brusinelli – ha lavorato a questo progetto per decenni, crescendo generazioni e generazioni di cestisti trentini.

La Serie A è sfumata sul campo, ma c’è già chi parla di ripescaggio nel massimo campionato, è un’ipotesi praticabile?

In questo momento non si può sapere, i campionati sono ancora in corso e poi ci sarà la riforma. È presto per parlarne, in Serie A le squadre stanno ancora facendo i conti...

... e non sembrano conti così floridi: c’è, ancora, chi parla di metà dei giocatori italiani che non percepiscono i loro stipendi.

L’intero mondo dello sport italiano sta soffrendo, anche nel basket c’è chi ha fatto il fenomeno con i soldi che non c’erano e chi ha fatto le cose per bene.

Chi ha fatto il fenomeno potrebbe vendere a Trento il diritto sportivo, no?

Non è all’ordine del giorno e comunque sono convinto che non saranno tante le società che lo faranno. Montegranaro, di cui si era parlato in quest’ottica, farà la Serie A, anche Caserta sta risolvendo i suoi problemi. E, in ogni caso, prima spetterebbero a chi perderà la finale tra Brescia e Pistoia.

La prossima Legadue, però, non sarà quella di quest’anno.

Cambia lo status, torniamo dilettanti, ma gli americani li dovremo ingaggiare lo stesso e il risparmio non sarà poi così grande. In più, torneranno piazze come Napoli e Torino.

E Buscaglia ci sarà?

In questi dieci giorni decideremo le nostre strategie di mercato. Buscaglia è in scadenza, ha fatto bene e per me va riconfermato, ma se gli arrivasse un’offerta dalla Serie A...

Ecco, appunto: il fatto che Buscaglia sia in scadenza è un vostro errore?

Abbiamo sempre detto che ne avremmo parlato a fine stagione: io lo riconfermerei, ma bisogna essere in due.

Tornando al pubblico, è un’eresia dire che avete “pareggiato” l’Itas?

Sono due cose diverse, con due budget diversi ed un impatto diverso. È vero che qualche tifoso di volley è venuto a vedere le nostre partite. Ed è altrettanto vero che il nostro obiettivo è giocare in Serie A. Ma, detto questo, complimenti a Trentino Volley per quello che ha fatto e continua a fare.

Dopo questa stagione, conta di avere una risposta diversa dall’imprenditoria locale, e magari non solo locale?

Ci stiamo lavorando, coinvolgendo un numero sempre più grande di persone. L’entusiasmo c’è, sta a noi cavalcarlo. Questa è stata una stagione di consolidamento, sempre ringraziando la famiglia Massaggia per il contributo che ci dà.

@mauridigiangiac

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