Il PalaTrento conteso Trainotti: c’è spazio per noi e per il volley

Il gm dell’Aquila Basket ha già fatto la sua proposta all’Asis «Fascia pomeridiana divisa in due, come fanno ovunque»


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. «Il nostro e quello di Trentino Volley sono due progetti seri, che devono avere pari dignità. E gli spazi per allenarsi assieme al PalaTrento ci sono».

Sceglie la strada della diplomazia e della signorilità il general manager dell’Aquila Trento, Salvatore Trainotti, per dare una svolta costruttiva alle polemiche legate alla spartizione delle ore palestra pomeridiane dell’impianto di via Fersina. Suddivisione che costringe attualmente la squadra di pallacanestro cittadina, neopromossa in LegaDue, ad allenarsi a partite dalle 19.30. Da qui le lamentele di coach Buscaglia pubblicate dal Trentino e – sempre su queste colonne – la replica piccata di Trentino Volley, che pretende il rispetto dell’intesa raggiunta l’anno scorso (quando l’Aquila era però ancora una società dilettantistica), sottolineando che i cugini avranno “campo libero” in occasione degli impegni internazionali e che – con il parquet nuovo – potrebbero anche allenarsi a Gardolo.

Insomma, più che una replica una provocazione, alla quale Trainotti non ha nessuna intenzione di replicare. «Non voglio entrare nella polemica – dice il general manager bianconero – Il nostro allenatore ha semplicemente sollevato un problema: i nostri giocatori sono abituati ad altri orari. Ho letto il comunicato di Trentino Volley, mi verrebbe da dire che hanno ragione. Infatti, noi non vogliamo mettere in discussione il loro diritto di allenarsi nel pomeriggio al PalaTrento, diciamo però che al PalaTrento ci sono gli spazi per allenarsi, Trentino Volley e Aquila Trento, tra le 16 e le 20 o tra le 16.30 e le 20.30: la fascia oraria va divisa in due, senza problemi per nessuno».

Il problema è costituito dal fatto che la fascia pomeridiana è attualmente monopolizzata da Trentino Volley, che si allena dalle 17 alle 19.30 o dalle 16.30 alle 19. «Così bloccano tutto il pomeriggio – prosegue Trainotti – Ma io non l’ho detto a Trentino Volley, la mia proposta l’ho già fatta all’Asis (con una lettera all’inizio del mese di agosto ed un’altra pochi giorni fa, ndr), il PalaTrento è un impianto pubblico. Gli spazi ci sono, il problema può essere risolto velocemente: a Verona convivono volley di A1, pallacanestro di LegaDue e calcio a 5».

La replica di Trentino Volley, in effetti, sembrava tesa a “marcare il territorio” non solo in palestra, ma anche fuori. «Ognuno faccia le proprie valutazioni – risponde Trainotti, davvero abile a dribblare la polemica – io penso a trovare soluzioni per la mia squadra. Penso che per gli sportivi di Trento sia una fortuna avere due grandi squadre tra le quali scegliere. E se domani arrivassero in A1 anche volley femminile e calcio a 5 cosa faremmo, la guerra?».

Trainotti non prende nemmeno in considerazione, quindi, l’invito ad allenarsi a Gardolo arrivato sempre da Trentino Volley. «Intendiamoci: se il palazzetto è occupato per il concerto di Antonacci, come succederà prima del nostro esordio in campionato, ci alleneremo altrove, non c’è problema. Ma se il palazzetto non è occupato, perché dovremmo essere noi ad emigrare? Il nostro e quello di Trentino Volley sono due progetti seri – conclude il general manager Trainotti – hanno la stessa dignità e meritano lo stesso rispetto».

Sì, certo. Ma, in attesa della risposta dell’Asis, l’Aquila Trento si allenerà alle 19.30.

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