Il Giappone ha fatto incetta di medaglie davanti alla Russia
Arco. Sono stati i Campionati Mondiali Giovanili del Giappone, paese che sempre più si sta preparando a fare incetta di medaglie alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove la disciplina dell’arrampicata...
Arco. Sono stati i Campionati Mondiali Giovanili del Giappone, paese che sempre più si sta preparando a fare incetta di medaglie alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove la disciplina dell’arrampicata sportiva farà il proprio esordio agli occhi del grande pubblico. Arco è stato un bel trampolino di lancio e i nipponici sono stati capaci di conquistare addirittura 23 medaglie (10 ori, 9 argenti e 4 bronzi), precedendo la Russia, con sole quattro medaglie ma “preziose”, 3 ori ed 1 argento. Davvero magnifici gli atleti del Sol Levante, di un altro livello e praticamente perfetti in numerose prove, in particolar modo in quelle “di fatica” come lead e boulder.
Seguono gli Stati Uniti, con 2 ori, 7 argenti ed 1 bronzo, quindi la scoppiettante Francia con altrettante medaglie composte da 2 ori, 2 argenti e 6 bronzi, merito di Oriane Bertone, astro nascente appena quattordicenne di cui sentiremo parlare a lungo, la quale proseguirà a breve il proprio cammino ai Campionati Europei Giovanili che si disputeranno dal 19 al 22 settembre a Bressanone.
L’Italia si porta a casa due ori oltre a quello della combinata, grazie ai titoli lead e boulder della romana Laura Rogora che tra poco si trasferirà a Trento, e il bronzo speed di Anna Calanca che ha completato l’opera, con l’unica nota dolente ad essere stata rappresentata dall’assenza, a causa di una lesione ad un dito, nel trittico di specialità dell’altoatesino Filip Schenk, sul quale erano riposte la maggior parte delle speranze al maschile.
Un bottino complessivo che dunque potrebbe essere stato anche maggiore per l’Italia.
Seguono l’Ucraina con 2 ori, la Thailandia con l’oro di Nichol Tomas, che ricordiamo in lacrime e con un pizzico d’Italia nel cuore, la Spagna, la Germania e a completare le prime 10 la Gran Bretagna, che consegna alla Regina un argento e un bronzo.
Dal bilancio sportivo a quello organizzativo, con 1300 atleti e 49 nazioni “gestiti” nel migliore dei modi, Arco si è confermata e resta la patria dell’arrampicata sportiva in Italia e nel mondo.