Il Dro chiede il ripescaggio, il Trento lo "compra"
Angeli ha sbollito la rabbia per la retrocessione, Giacca gioca la carta della fusione con il Mezzocorona
TRENTO. La domanda di ripescaggio? Si farà. La rabbia per l’incredibile retrocessione maturata domenica a Oltra è ancora fortissima, ma il Dro non lascia. Anzi raddoppia. Il presidente Loris Angeli, da 33 anni (con una breve pausa nel mezzo) al vertice della società gialloverde, aveva manifestato nei giorni scorsi l’intenzione di farsi da parte. E, invece, adesso il massimo dirigente droato lascia aperto uno spiraglio.
«Se il Dro parteciperà al prossimo campionato di serie D – queste le parole di Angeli – il sottoscritto si rimangerà tutto quanto ha detto e sarà ancora al proprio posto. Questo ve lo posso assicurare. Dal punto di vista morale la squadra domenica si è salvata e non merita di ripartire dall’Eccellenza. Ho il massimo rispetto per chi partecipa al massimo campionato regionale, sia chiaro, ma io non ne voglio più sentire parlare. Se il ripescaggio non si concretizzerà mi farò da parte e lascerò ad altri il comando delle operazioni».
La domanda, dunque, verrà inoltrata alla Lega Nazionale Dilettanti con relativa (e massiccia) documentazione: poi bisognerà attendere l’ultima settimana di luglio per conoscere la decisione finale che stabilirà se il Dro parteciperà per il terzo anno di fila alla Serie D o sarà costretto a ripartire dall’Eccellenza. L’eventuale “buon fine” della richiesta della società della Busa libererebbe un posto in Eccellenza che verrebbe immediatamente occupato dal Calciochiese, retrocesso in Promozione al termine dello scorso campionato ma con buone chance di essere “recuperato” nella massima categoria regionale.
E il Trento? Le sorti della società di via Sanseverino sono direttamente collegate a quelle del Mezzocorona. E non solamente per il fatto che, in caso di ripescaggio del Dro e di mancata iscrizione del sodalizio rotaliano (la cui situazione economica è difficile, tanto per usare un gentile eufemismo) al prossimo torneo d'Eccellenza, i gialloblù verrebbero a loro volta ripescati in Eccellenza, bensì per la “voce” che vorrebbe il Trento intenzionato a “fondersi” con il Mezzocorona si fa sempre più insistente.
Fantacalcio? Forse no: in ambito dilettantistico la fusione tra due realtà sportive (articolo 20 delle Noif) è consentita anche a soggetti che non appartengono a Comuni confinanti tra di loro. A Grassi, attuale presidente del Mezzocorona, verrebbe concessa una sorta di “buonuscita”, il Trento rileverebbe giocatori (anche quelli del settore giovanile) e titolo del Mezzocorona e potrebbe partecipare all’Eccellenza. Tempo qualche settimana e se ne saprà di più: ad oggi l’unica certezza è che il Dro farà di tutto per restare in serie D.