Il ct azzurro Pradel: "Confermate le aspettative"
Il selezionatore italiano lamenta solo l'infortunio di Seppi
TRENTO. A fin gara è sceso il finimondo. Pioggia o non pioggia, però, gli svizzeri hanno continuato a festeggiare. Puntavano su Martin Hubmann che non ha tradito le aspettative: «Non ci credo ancora, mentre stavo entrando al cambio ero confuso perché stavo andando verso la finish area, ho visto Rahel all’ultimo, stava piovendo ed era molto fastidioso. Ho fatto di tutto per vincere un’altra medaglia dopo quella di Venezia, ma vincerne una con la mia squadra è diverso ed è stato veramente bello». Rahel Friederich, prima frazionista: «È molto bello vincere con tutto il gruppo. Abbiamo lavorato tanto durante l’anno e ci siamo concentrati molto sulla staffetta sprint. Siamo un team molto forte nelle corte distanze e certamente aspiravamo a una medaglia». Festeggiatissima Judith Wyder che ha rifinito il capolavoro: «È stato un po’ difficile all’inizio perché ero in coda e non riuscivo a superare. Ho dovuto aspettare fino al cambio carta quando mi sono resa conto di avere spazio di manovra. Dopo il cambio carta ho fatto una bella gara, ho corso praticamente sempre in testa. La seconda parte è stata molto bella. Non sapevamo come sarebbe stata la staffetta sprint ma ci aspettavamo una bella gara. Io mi sono divertita molto, specialmente perché non capita spesso di correre con i ragazzi. E poi abbiamo vinto, è ancora più bello». L’Italia, partita col numero 19, è arrivata 19esima. E tutto sommato può andar bene così, a questi livelli. Il Ct Pradel: «Il risultato è in linea con le nostre aspettative, anche se Seppi si è infortunato con una contrazione al muscolo». Carlotta Scalet: «All’inizio ero delusa, avendo compiuto un errore al penultimo passaggio del primo giro, mi sono innervosita ed ho ceduto un po’ fisicamente, poi visti i distacchi posso dire che sono soddisfatta della nostra gara».