Il Bondone a Tumler Ma i riflettori sono per “don Bicicletta”
Amatori: vittoria al meranese ed alla venostana Illmer Curiosità per il sacerdote germanico terzo con i sandali
TRENTO. Il suo nome era in cima alla lista dei favoriti e Miki Tumler non ha tradito le attese, andando ad imporsi nella 16esima edizione della Coppa del Mondo della Montagna, la Trento-Bondone, classicissima per amatori organizzata come sempre dal collaudato staff del Gs Marzola. Sul podio, assieme a lui, il veneto Cristian Pinton, campione italiano Fci della specialità, e il prete volante Cristoph Fuhrbach, un'autentica locomotiva sui tornanti della montagna di Trento e facilmente riconoscibile per l'inusuale abbigliamento: calzini di lana, sandali e comodi pedali da passeggio, altro che "look" e scarpa super leggera. Misteri della vita, è proprio il caso di dirlo.
"Don bicicletta" non è andato molto lontano dal "miracolo" ed è stato lui ad imporre una marcata selezione fin dalle prime battute di gara, ovvero quando la strada, coperto il tratto di trasferimento da Piazza Fiera a Piedicastello, ha iniziato ad inerpicarsi verso i 1600 metri di Vason. Il tedesco ha preso subito la testa della corsa, a testa bassa, mettendo in crisi alcuni degli attesi big, tra i quali il fiemmese Jarno Varesco e il recordman della manifestazione Alessandro Magli (53'49" nel 2007). Il primo importante attacco è arrivato all'altezza di Candriai, quando il forcing di Fuhrbach ha dato il la alla fuga a quattro che ha di fatto deciso la corsa. Gli unici a riuscire a tenere la ruota del 42enne prete tedesco sono stati i due altoatesini Miki Tumler e Werner Weiss e il veneto Pinton, mentre dietro gli altri 123 concorrenti in gara seguivano alla spicciolata, ognuno impegnato nella personale fatica di giornata.
A 6 chilometri dal traguardo Tumler ha provato l'allungo, più per capire quale fosse la reale condizione degli avversari che per tentare la fuga solitaria. L'altoatesino ha pedalato per un paio di chilometri con qualche decina di metri sui compagni di fuga, per poi essere ripreso ai meno 4 km, mentre dietro pagava dazio Werner Weiss, staccato di una decina di secondi. A giocarsela, quindi, sono rimasti in tre ed a 500 metri dal traguardo è arrivata la frustata di Tumler, letale per Pinton e per Fuhrbach: il meranese, quindi, si è concesso pure il lusso di tagliare il traguardo a braccia alzate e di chiudere la propria prova ampiamente sotto l'ora, in 56 minuti tondi tondi, di oltre due minuti più basso rispetto a quello fatto registrare dal vincitore della passata edizione Niki Giussani (58'19”) e nuovo record della manifestazione per la categoria Cadetti (il precedente era di Raffaele Manzi, 57'50” nel 2004). Pinton, comunque soddisfatto, è secondo a 12”, seguito in terza piazza dal miracoloso Fuhrbach, staccato di 26” da Tumler. Quarta piazza per Weiss (a 1'16”), mentre il primo dei trentini è l'ancora una volta sorprendente Silvano Janes, ottavo assoluto e primo tra i Supergentleman A in 1h00'06” e capace di tenersi alle spalle uno dei favoriti della vigilia, Jarno Varesco, decimo in 1h00'10”. Al femminile, invece, cavalcata solitaria e trionfale per Marina Ilmer, 37enne venostana che ha chiuso (udite udite) in 1h05'20”, a soli 9' da Tumler. La Ilmer, fisicamente davvero impressionante, ha sverniciato il precedente record, che apparteneva a Brunella Bettati (1h06'59” nel 2006). Assegnate anche le dieci maglie di campione del mondo della montagna, vestite da Miki Tumler (Cadetti), Cristian Pinton (Junior), Christoph Fuhrbach (Veterani), Mauro Galbignani (Senior), Tommaso Tomaino (Gentleman), Silvano Janes (SuperG A), Gilio Scaglioni (SuperG B), Simon Waldner (Debuttanti), Marina Ilmer (Donne A) e Mariangela Patrignani (Donne B).
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